Emanuela Loi

Gli alunni della III B SIA (Sistemi informativi aziendali) dell’Emanuela Loi vincono il Media Art Festival

Vincono il primo premio i ragazzi dell’Itsset e Cat “Emanuela Loi” di Nettuno al Media Art Festival, svoltosi dal 27 al 29 aprile 2017 al MAXXI (Museo Nazionale delle Arti del  XXI Secolo) di Roma, con l’opera di arte concettuale “La sua lingua e la nostra” una lettura elettronica di brani della Divina Commedia, prodotta in collaborazione con l’artista Francesco Bianco musicista e cofondatore dell’etichetta Studiolo Laps. L’importante progetto che abbina creatività e innovazione  – realizzato in partnership con Fondazione Mondo Digitale – è inserito nel percorso di Alternanza scuola lavoro della classe.

La premiazione è stata effettuata da Vania Virgili del Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) e da Luca Pandolfi di Epson, in seguito alla decisione di una qualificata giuria tecnico – artistica che ha esaminato le opere prodotte dalle 11 scuole partecipanti.

Gli studenti hanno avuto l’occasione di essere co-autori di un’opera d’arte, un’esperienza unica che porteranno con loro, non solo nel percorso scolastico – afferma la Dirigente scolastica dell’Istituto Emanuela Loi, Antonella MoscaNon capita tutti i giorni di vincere il primo premio in una mostra artistica organizzata nel maggior museo di arte contemporanea italiano. Infatti sprizzavano felicità per questo riconoscimento e hanno subito comunicato ai loro compagni, tramite social, la bella notizia. Davvero un percorso importante dal punto di vista creativo e personale – prosegue –  quello svolto in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale, che propone sempre agli studenti iniziative di alto livello culturale, abbinate all’uso delle moderne tecnologie. Infatti il Progetto è stato svolto da una delle classi che svolge il percorso didattico di sistemi informativi. Ringrazio l’artista Francesco Bianco, tutor esterno, il professore Luigi Coiro, tutor interno e i docenti del consiglio di classe che hanno seguito questo Progetto di Alternanza Scuola Lavoro, in particolare i docenti di informatica Maria Elena Brachetti e Stefano Cristofani e la docente di Italiano Stefania Castelli”.

La Mostra Media Art Festival è stata realizzata al MAXXI da Fondazione Mondo Digitale (qui).

Una lampada traccia una fascio di luce a terra, simbolo del percorso di Dante nella sua ricerca spirituale, fino al punto in cui è collocato il computer da cui  – al momento del passaggio del visitatore – vengono riprodotti i brani dell’Inferno dantesco, scelti dagli studenti come propria ‘rappresentazione’ intellettuale o personale. La lettura dei brani letti da ogni studente si attiva girando intorno al computer, da destra o da sinistra come in un ‘girone’ dell’Inferno, e la voce narrante viene identificata con lo scorrimento sullo schermo nero del nome del giovane lettore.

Gli allievi – spiega Francesco Bianco, il giovane artista tutor esterno di Asl – sono stati condotti alla comprensione del fatto musicale in relazione all’uomo e alla società e non solo sono stati parte attiva dell’ideazione, della progettazione e della realizzazione dell’opera, ma anche il Soggetto stesso dell’opera. I contenuti – continua – sono stati elaborati in collaborazione con gli allievi, guidati nella riflessione sull’opera d’arte come metafora e interpretazione del mondo che ci circonda, come scelta linguistica consapevole. L’argomento scelto, quindi, è frutto di un dibattito fra gli allievi e il docente: l’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, parte del loro programma di studio del III anno di corso. Fra le tante implicazioni che questo testo porta con sé, la libertà di pensiero e di espressione è emersa come uno dei temi fondamentali. Le voci dei ragazzi sono state registrate e utilizzate come soggetto sonoro. Ogni allievo ha condotto una personale scelta di un verso dell’Inferno di Dante, una frase che per qualche motivo lo rappresentasse. L’installazione reagisce agli stimoli del pubblico, rispondendo con i versi della Divina Commedia scelti e interpretati dai ragazzi”.