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Anzio, rifiuti: duro intervento di Camassambiente

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Camassambiente: “Non vogliamo essere il parafulmine di chi fallito la raccolta differenziata

Camassambiente avvia una campagna di controinformazione “rispetto alle molte inesattezze che abbiamo sentito relativamente all’appalto di igiene urbana”. Lo annuncia in una lunga nota Luciano Pallara responsabile della comunicazione di Camassambiente che cura il servizio di raccolta al comune di Anzio “a tutela della professionalità di questa Azienda e della verità oggettiva dei fatti”.

“Un primo chiarimento riguarda il personale ed i mezzi.  Gli atti di gara (art. 27 del capitolato speciale d’appalto) prevedevano n. 106 unità lavorative (precisando che alle stesse vanno sottratte le malattie, ferie, permessi ecc.), n. 5 auto compattatori oltre a n. 26 mezzi a vasca. Questa Azienda impiega n. 112 unità oltre a n. 11 tirocinanti, n. 7 auto compattatori ed oltre n. 30 mezzi a vasca. E’ quindi completamente falso che la Camassambiente abbia meno unità ed automezzi rispetto a quanto previsto negli atti di gara”.

“La seconda questione – si legge nella nota – riguarda l’annoso problema dei rifiuti abbandonati che, secondo l’art. 14 del capitolato speciale d’appalto, devono essere raccolti con frequenza di una volta alla settimana da una squadra composta da n. 3 unità per n. 6 ore di attività. Se Camassambiente effettuasse il servizio come previsto dal citato art. 14, la città di Anzio sarebbe sommersa dai rifiuti abbandonati dagli incivili che da tempo hanno rinunciato ad effettuare la raccolta differenziata. L’Azienda, ogni giorno (compresa la domenica), dedica alla raccolta delle buste abbandonate almeno n. 4 unità ( n. 2 squadre per n. 6 ore ciascuna) e garantisce, quindi, un impegno orario di nove volte superiore a quello previsto dal citato art. 14; se poi rimangono cumuli di rifiuti abbandonati è solo perché ci sono molti cittadini incivili e non perché Camassambiente non fa il proprio lavoro”.

“Riteniamo di dover emendare due ulteriori inesattezze- continua la società -: non è vero che la Camassambiente è stata pesantemente multata (sono state semplicemente mosse delle contestazioni oggetto di puntuali controdeduzioni) e non è nemmeno vero che erano assenti per malattia oltre 30 unità. Qualcuno ha infatti confuso le assenze per malattia con le varie assenze legate, oltre che alla malattia, ai permessi ex legge 104, ai riposi, alle ferie agli infortuni ecc.. Il tasso di assenteismo per malattia, in questa Azienda, si aggira intorno al 7% che è leggermente superiore a quello contrattale il che ha appunto imposto un incremento della forza lavoro rispetto alle previsioni del capitolato speciale di appalto. In sostanza le 6 unità in più assunte dall’Azienda coprono il maggior tasso di assenteismo.

In questa situazione non vogliamo essere il parafulmine di chi ha fallito: la raccolta differenziata merita la collaborazione di tutti e l’impegno prioritario dei cittadini che, non solo devono evitare gli abbandoni, ma devono anche rispettare il calendario di raccolta ed agevolare il più possibile l’impresa”.