Giovedì scorso nella sala operativa centrale dei vigili del fuoco arriva una segnalazione che nello Stadio del Nuoto di Anzio c’è una esalazione di cloro costringendo le persone che si trovavano all’interno a uscire fuori dall’impianto. Avvisata la caserma di Anzio, i pompieri si sono recati sul luogo ma non hanno riscontrato nulla di tutto ciò, trovando persone che tranquillamente nuotavano nella piscina. Tra l’altro l’impianto è dotato di un dosatore automatico che porta al giusto livello la necessità di cloro. Poi sabato sera accade un altro episodio. Un dipendente della piscina, varcato il cancello di uscita, trova appoggiato al muro esterno un pacco sospetto. A quel punto vengono avvisate le forze dell’ordine e sul posto arrivano polizia, carabinieri e vigili del fuoco. Vengono fatte evacuare le case vicine e da Roma giungono gli artificieri che non trovano nulla di pericoloso all’interno del pacco e lo portano via con sé. Non si sa se il pacco sospetto era stato messo lì ieri, oppure qualche giorno prima. Due episodi misteriosi (e altrettanti falsi allarmi) considerando che venerdì sera nella piscina si è giocata la seconda gara di spareggio per la permanenza in serie A2 tra Anzio Waterpolis e Como e tra ieri e oggi si stanno svolgendo le qualificazioni regionali per i campionati italiani di nuoto con la partecipazione di circa 700 atleti e atlete. Tra l’altro spesso lo Stadio del Nuoto di Anzio nel fine settimana ospita eventi sportivi di carattere regionale e nazionale. Potrebbero essere due azioni di un mitomane, oppure di qualcuno che vuole mettere in cattiva luce l’immagine dello Stadio del Nuoto e della società Anzio Waterpolis.

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