Il cloud gaming si sta imponendo sempre di più come un’alternativa ai metodi tradizionali di gioco, fruiti attraverso console o personal computer. Il funzionamento di queste piattaforme è simile a quello dei servizi di streaming che tutti conosciamo, perché di fatto le operazioni non vengono eseguite sull’hardware dell’utente finale, ma da remoto su un hardware dedicato dal provider del servizio scelto. Quando il gamer invia l’input di gioco, questo viene elaborato dal software client e poi torna indietro attraverso il server ed eseguito all’interno del gioco stesso.
L’esecuzione finale avviene sempre attraverso un dispositivo connesso alla rete, ma non è necessario installare il videogioco localmente. Il funzionamento è simile a quando ci si collega a casino.com per cimentarsi al tavolo verde virtuale e fare una mano di poker o un giro alla roulette. In generale, dunque, il cloud gaming rappresenta un vantaggio per chi non ha macchine particolarmente performanti, ma vuole avere a disposizione una grande varietà di titoli.
Xbox Cloud Gaming di Microsoft: punto di riferimento del cloud gaming
Tra le realtà che si sono imposte nel mondo del cloud gaming c’è Xbox Cloud Gaming, la piattaforma di giochi in streaming di Microsoft. Può contare su un catalogo di titoli vastissimo e su una infrastruttura di rete in tutti i continenti, con un’offerta attraverso abbonamenti per giocare su PC, smartphone, tablet, smart TV e console. Nel corso degli ultimi mesi Xbox Cloud Gaming è al centro delle notizie di settore per via dell’accordo cercato con Activision-Blizzard, ma che recentemente è stata bloccata dalla Competition and Market Authority (CMA) del Regno Unito, ovvero l’autorità antitrust inglese.
La CMA ritiene che con questo accordo ci possa essere in futuro la possibilità di una posizione dominante da parte di Microsoft, in un mercato che secondo le stime interne raggiungerebbe un valore di 11 miliardi di sterline nel 2026. Questa decisione blocca momentaneamente i piani di espansione di Xbox Cloud Gaming, ma di fatto la identifica come la piattaforma di riferimento di tutto il cloud gaming.
Non solo Xbox Cloud Gaming: i servizi che fanno concorrenza a Microsoft
La competizione dei servizi di cloud gaming è altissima e sono diversi gli attori in gioco, ognuno con le proprie specificità. La partita si gioca su diversi livelli: dalle prestazioni all’usabilità, dalla facilità di accesso alle piattaforme alla competizione sui prezzi degli abbonamenti. Senza dimenticare che è sempre centrale la questione del catalogo dei giochi e dei dispositivi compatibili. Project XCloud fa parte dell’abbonamento Xbox Game Pass Ultimate ed è un servizio che permette la fruizione dei prodotti Xbox anche su PC, tablet e smartphone.
GeForce NOW di Nvidia ha come punto di forza la resa grafica, nonostante un catalogo più contenuto rispetto ai diretti competitor. Ha due abbonamenti disponibili, uno è gratuito. Un altro grande concorrente nel mercato del cloud gaming è senza ombra di dubbio PlayStation Now, che offre un catalogo vastissimo di giochi Sony disponibili su PC e Playstation, ma non ancora su smartphone. Infine, da non dimenticare Shadow: con un abbonamento è possibile accedere da remoto a un PC Windows che di fatto è completamente a disposizione dell’utente, non solo per giocare, ed è accessibile da un gran numero di dispositivi.
I vantaggi del cloud gaming: accesso immediato, riduzione dei costi, piattaforme disponibili
Tra i vantaggi del cloud gaming c’è senz’altro la facilità di accesso a centinaia di titoli attraverso cataloghi sempre aggiornati. Le formule di abbonamento, poi, permettono agli utenti di poter contare su una grande libertà di scelta, potendo variare con agilità da servizio a servizio. Non essere costretti a scaricare il titolo in locale contribuisce ulteriormente alla diffusione di questa tecnologia, anche perché può essere fruita non solo da console o pc, ma anche da smartphone.
Un altro punto a favore del cloud gaming è la possibilità per gli utenti di giocare con gli ultimissimi titoli sul mercato senza aver la necessità di dover disporre di macchine estremamente potenti, il che rappresenta un vantaggio non da poco per attrarre nuovi target di utenti o quei gamer che sono appassionati di videogiochi, ma che non hanno intenzione di spendere eccessivamente per coltivare questa passione.
Limiti e prospettive del cloud gaming: una nuova era con il 5G
L’ostacolo principale al cloud gaming, oltre al tema sempre centrale della sicurezza, è legato soprattutto alla necessità di dover disporre di una connessione a internet ad alta velocità per una fruizione soddisfacente. La situazione potrebbe cambiare radicalmente con il diffondersi della tecnologia 5G, che nelle condizioni ottimali ha una velocità di 100 volte superiore a quella del 4G, riducendo drasticamente i due fattori negativi del cloud gaming: la latenza e il ritardo di input.
Al verificarsi di questa condizione e con l’utilizzo sempre più marcato degli smartphone, potremmo assistere a un vero trampolino di lancio di questa modalità di gioco. Uno scenario che non sembra affatto lontano dal verificarsi, come testimoniano gli investimenti dei grandi colossi del gaming, Xbox in testa.