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Anzio, passa in Regione l’odg del M5S sul porto. Si chiede la decadenza della concessione

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E’ stato approvato poco fa l’ordine del giorno proposto dalla consigliera regionale Valentina Corrado del Movimento 5 Stelle che impegna la Giunta a dichiarare la decadenza della concessione demaniale marittima rilasciata alla società Capo d’Anzio per la realizzazione del nuovo porto di Anzio, “qualora ne sussistano i presupposti alla fine delle verifiche amministrative per mancata realizzazione delle opere che si era impegnata ad eseguire entro 5 anni dalla sottoscrizione della convenzione“.

odg sul porto di AnzioIl documento contiene anche l’impegno della Pisana ad istituire un tavolo tecnico congiunto Regione – Comune di Anzio per “analizzare i mancati adempimenti della società Capo d’anzio e la vetustà del progetto, per cui sussistono dubbi sulla corrispondenza dello stesso alle esigenze del territorio, nonché a procedere con l’iscrizione a ruolo dell’agenzia del demanio di tutte le annualità relative ai canoni concessori non versati“.

A darne nota è Valentina Corrado, firmataria dell’ordine del giorno insieme agli altri nove consiglieri regionali.

Non è la prima volta che porto all’attenzione del governo regionale la vicenda del progetto del nuovo porto di Anzio. Dal 2015 – spiega – si sono succedute una serie di interrogazioni a seguito di accesso agli atti grazie ai quali sono emerse una serie di incongruenze e inadempienze. Delle quali oggi, a distanza di 18 anni, i soggetti coinvolti sono chiamati a rispondere”.

“Nella seduta odierna del consiglio regionale, è stato approvato l’odg a mia prima firma che impegna la Giunta a dichiarare la decadenza della concessione demaniale marittima rilasciata alla società Capo d’Anzio, qualora ne sussistano i presupposti alla fine delle verifiche amministrative per mancata realizzazione delle opere che si era impegnata ad eseguire entro 5 anni dalla sottoscrizione della convenzione. Oltre all’inadempienza degli impegni assunti, negli anni non sono stati versati i canoni di concessione demaniale e alla luce di ciò risultano inspiegabili alcune poste iscritte nel bilancio visto il mancato avvio delle opere stabilite nell’atto di concessione”.

“Per questi motivi si è ritenuto inoltre di impegnare la giunta a istituire di un tavolo tecnico congiunto Regione – Comune di Anzio per analizzare i mancati adempimenti della società Capo d’Anzio e la vetustà del progetto. Per cui sussistono dubbi sulla corrispondenza dello stesso alle esigenze del territorio, nonché a procedere con l’iscrizione a ruolo dell’agenzia del demanio di tutte le annualità relative ai canoni concessori non versati”.