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Placidi sull’appalto dei rifiuti: “Nessuna preferenza, parlano i numeri”

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In un incontro con la stampa, l’assessore all’Ambiente di Anzio ha chiarito la sua posizione e illustrato le iniziative per migliorare il servizio della raccolta differenziata: bonifiche nei quartieri, una Giornata dell’Ecologia a via della Lottizzazione, una nuova campagna di sensibilizzazione contro i soliti “zozzoni” e il porta a porta da subito anche al centro

Apre il suo intervento parlando di “vittoria” di una città rispetto ad uno degli appalti più importanti della città, e aprendo uno spunto di riflessione sul lavoro della commissione giudicatrice di un anno fa, Patrizio Placidi, assessore all’Ambiente del comune di Anzio che stamane, a Villa Adele, ha incontrato la stampa per chiarire la sua posizione sulla querelle dei rifiuti. Un intervento che segue di qualche giorno la sentenza del Consiglio di Stato che ha finalmente messo la parola “fine” alla vicenda che ha visto finora contrapposte le due ditte Eco.Car/Gesam e Camassambiente. A seguito della decisione dell’avvocatura dello Stato, sarà quest’ultima ad occuparsi dell’appalto della nettezza urbana fino al 2021.

Oggi voglio fare chiarezza su quanto è stato detto e scritto in questi giorni – ha esordito il delegato all’Ambiente mostrando lo schema che fotografa l’offerta di Camassa e Eco.Car  – non ho parteggiato per l’una o l’altra ditta. Mi baso piuttosto su dati di fatto e sui dettagli contenuti nei progetti delle due società: con una ditta (la Camassa, ndr) il Comune spenderà 35.280.746 euro, risulteranno impiegate 78 risorse a tempo indeterminato, 28 a tempo indeterminato e la raccolta differenziata verrà eseguita con il sistema del porta a porta. Con l’offerta della ditta risultata vincitrice (la Ati Eco.Car/Gesam in seguito esclusa perché la ditta con cui faceva cartello fu colpita da interdittiva antimafia, ndr), i numeri cambiano: intanto il Comune avrebbe avuto un risparmio di oltre 500 mila euro, le unità impiegate sarebbero salite a 107 dipendenti a tempo indeterminato e 36 a tempo determinato; i mezzi sarebbero in maggiori quantità, la raccolta differenziata oltre al sistema porta a porta prevedeva l’installazione di quattro isole ecologiche tecnologiche ed era prevista la fornitura di un battello per la pulizia dell’area portuale”.

Chiarita la sua posizione, l’amministratore anziate ha poi illustrato le iniziative da mettere in campo nei prossimi giorni nelle periferie ma soprattutto al centro di Anzio, da concretizzarsi subito dopo la firma del contratto tra Comune e società appaltatrice: “Stiamo intervenendo per far bonificare tutte le zone ‘calde’ del territorio, soprattutto a Lavinio, Cincinnato, Miglioramento, Anzio 2 e via della Lottizzazione, dove abbiamo organizzato per il 9 aprile una Giornata dell’ecologia. Concorderemo con la Polizia municipale e gli Ispettori ambientali un’azione più forte verso coloro che ancora non si adeguano al sistema della differenziata; mentre insieme alla ditta organizzeremo una nuova campagna di sensibilizzazione, tornando anche nei quartieri, al fine di ridurre al minimo l’abbandono dei rifiuti in strada”. Infine il nodo di Anzio centro dove, dopo tre anni, il porta a porta non è ancora partito. “Da tempo abbiamo eliminato i cassonetti in alcune aree centrali – dice Placidi – a breve il sistema dovrà essere steso anche al centro che dovrà diventare il nostro fiore all’occhiello. Ho già chiesto un incontro con l’amministratore di Camassa per mettere a punto la corretta strategia per recuperare, prima della stagione balneare, le aree di Anzio”.