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Nettuno Progetto Comune sulla relazione: “Verità ristabilita”

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Non potevano mancare le reazioni alla pubblicazione della relazione del ministero degli Interni che ha portato al decreto di scioglimento delle amministrazioni comunali di Nettuno e Anzio. Tra i primi a commentare la situazione Simona Sanetti e Daniele Mancini di Nettuno Progetto Comune, che sedevano in consiglio comunale tra i banchi dell’opposizione.

Abbiamo letto, non senza sgomento, le quattro pagine della relazione allegata al decreto di Commissariamento del Comune di Nettuno per infiltrazioni della criminalità organizzata – commentano gli ex consiglieri comunali – oggi ogni nostra “battaglia”, nei tre anni di Consiglio Comunale, per la trasparenza e la legalità degli atti amministrativi della maggioranza di centro-destra, guidata dal Sindaco Coppola, ha una spiegazione chiara, accertata e certificata dalla commissione prefettizia d’accesso insediatasi nel febbraio 2022.

Una totale mala gestione della cosa pubblica, a danno della comunità, denunciata nel merito in aula consiliare sempre con gli atti alla mano, mentre venivamo denunciati, accusati, scherniti, indicati come i nemici pubblici, descritti come ‘arroganti, presuntuosi e violenti”, e non solo da Coppola, i suoi assessori e i suoi consiglieri, ma anche da certa stampa locale.

La verità oggi è ristabilita dagli atti pubblici, per tre anni in Consiglio abbiamo solo cercato di difendere l’interesse pubblico, i nettunesi e le loro Istituzioni, dalle azioni dannose e scellerate di una compagine politica indegna di rappresentare Nettuno e i suoi cittadini.

Chiedevamo solo rispetto per la Città e per i nettunesi, chiedevamo, a volte insistentemente ma a ragione, solo trasparenza e legalità dell’azione amministrativa.

Se solo ci avessero ascoltato – concludono Sanetti e Mancini – Nettuno non sarebbe di nuovo “violentata” davanti a tutta Italia. Ma solo oggi apprendiamo che non potevano, non erano liberi e ne erano consapevoli.
Oggi e domani forse lo saranno tutti i cittadini di Nettuno“.