Home Cronaca Nettuno, lutto in città: è morto Nonno Antonio Taurelli

Nettuno, lutto in città: è morto Nonno Antonio Taurelli

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Circondato dall’affetto dei propri cari è venuto a mancare questa mattina Antonio Taurelli, “Nonno Antonio”, come tutti lo conoscevano. Un personaggio straordinario che ha attraversato la storia di Nettuno nell’ultimo secolo. Aveva compiuto 95 anni lo scorso 11 novembre, ma le sue condizioni di salute non avevano permesso di poter festeggiare come aveva sempre fatto, circondato dall’affetto dei propri familiari. Una vita straordinaria la sua: appena diciottenne, non esitò, nelle ore successive allo sbarco degli anglo-americani, a scegliere da che parte stare: E gli americani, ai quale aveva chiesto di poter stare a loro fianco, lo accolsero: “Come on Tony“, e gli diedero una cassa di munizioni di mitragliatrice da trasportare. Nonno Antonio era contro la guerra, ma in quel momento, giovane energico, aveva voluto schierarsi dalla parte di chi stava sacrificando la vita per la liberazione del nostro paese dal nazifascismo. Negli anni questo suo legame con gli eventi dello sbarco, non sono mai mancati: per anni ha curato la deposizione di 100 rose rosse su altrettante croci di marmo al Cimitero monumentale americano di Nettuno; a deporre quelle rose gli studenti delle scuole medie di Nettuno che lui e suo nipote Antonio, oggi consigliere comunale, al quale passa idealmente il testimone del ricordo, avevano poi tramutato in un confronto costante, una sorta di Percorso della memoria per ricordare quei soldati ragazzini che avevano sacrificato la loro vita per dare liberazione al nostro paese.
Antonio Taurelli è stato anche altro, un uomo inserito totalmente nel tessuto socio-politico-culturale di Nettuno: è stato consigliere comunale, consigliere dell’Università Agraria, consigliere di amministrazione della Banca di credito cooperativo fino ad un anno fa. Ma è stato anche un grande sportivo: da giovane aveva praticato il pugilato e negli anni ha insegnato questa nobile arte a tanti giovani nettunesi nella palestra polverosa che si trova nel seminterrato del palazzo comunale. Da qui, anche la sua simpatica definizione di “maestro”. E poi una passione smisurata per la terra che è impegno e sacrificio, e dunque palestra di vita, ma anche per la lettura che è sempre un momento di crescita della persona: per anni è stato il primo cliente della giornata dell’edicola Giannascoli a comperare l’Unità. Antonio Taurelli è stato e sarà un pezzo della storia di Nettuno. Oggi la città è in lutto e ci auguriamo che l’amministrazione comunale sia conseguente. Nonno Antonio lo merita.
Alla grande famiglia di Antonio Taurelli vanno le più sentite condoglianze del direttore e della redazione del Granchio.