Home Cronaca Anzio, “mondezzopoli”: l’attacco della consigliera Pd Lina Giannino

Anzio, “mondezzopoli”: l’attacco della consigliera Pd Lina Giannino

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silenzio assenso

In merito all’autorizzazione di Città Metropolitana per l’apertura di un nuovo impianto per la gestione rifiuti alla società Ecotrasport nella zona di Padiglione, interviene con una dura nota la consigliera comunale del partito democratico di Anzio Lina Giannino.
Abbiamo appreso, senza stupore, della autorizzazione all apertura di Ecotransport a località Sacida. L’autorizzazione viene rilasciata da una Città Metropolitana a guida 5 Stelle, nonostante il parere negativo della Regione Lazio e dei vari comitati cittadini formatesi nel tempo. Questa è l’ennesima ferita che il centrodestra infligge ad Anzio. La piaga di 21 anni di guida centro destrista ancora non guarisce, anzi infetta sempre più. 21 anni fa iniziò la deriva di questo paese con la distruzione della piazza, con un Piano regolatore scellerato, con un porto completamente abbandonato e con un territorio situato al nord del porto scelto come mondezzaio del paese. Prima la Biogas con i suoi miasmi – continua Giannino – ora uno stoccaggio rifiuti con le sue conseguenze con un terzo in arrivo, e mentre spendiamo ulteriori 150 mila euro per una perizia di variante (non sostanziale) bensì solo formale per cambiare mattonelle sul marciapiede della Riviera Mallozzi (nemmeno si trattasse del bagno privato del primo cittadino) poco lontano si continua a colpire questo territorio. Non solo! I Rifiuti sono come l’edilizia. C’è la ciccia intorno all’osso. E dunque cosa fa il primo cittadino? Affida, o intende affidare, tutto il servizio nettezza urbana ad una ditta di Ciampino a guida Lega. Questa ditta municipalizzata completamente pubblica del comune di Ciampino, dovrà gestire 72 milioni di euro (quando mai li ha visti) affidati ad un partner dello stesso partito. In cambio di cosa? Cosa si va a scambiare, a nome e per conto dei cittadini di Anzio, per 72 milioni di euro? Certo non è per amore di Patria. Intanto – prosegue la consigliera Pd – a Sacida piangono il loro voto, anche lì scambiato in cambio di promesse. Ma ci pensate? In consiglio comunale di oggi ci sono gli stessi presenti in Consiglio Comunale di ieri. Ma quando prenderemo coscienza? Quando ci sveglieremo da questo sonno ipnotico che ci hanno indotto? Cosa ci occorre ancora per chiudere loro la porta in faccia quando armati del più splendente dei loro sorrisi torneranno?”.