Avevano messo in piedi una vera e propria maxi truffa per la vendita di pellet on line nella quale, l’anno scorso, erano rimasti coinvolti migliaia di utenti, molti dei quali residenti ad Anzio e Nettuno. In queste ore i militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Roma hanno tratto in arresto quattro persone, tutte residenti nella zona del litorale laziale, ritenute artefici della truffa ai danni di centinaia di consumatori. Circa 700 le denunce-querele presentate in tutta Italia, per un danno quantificato in oltre 600 mila euro.
Le indagini, scaturite proprio dalle querele sporte da numerosi soggetti che lamentavano partite di pellet pagate e mai ricevute, sono state condotte congiuntamente dalla Compagnia dei Carabinieri di Anzio e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Nettuno, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri.
Gli accertamenti svolti hanno consentito di identificare i promotori ed organizzatori della truffa i quali, attraverso lo schermo di una società di Nettuno, acquisivano on line gli ordinativi dei clienti avvalendosi del sito internet utilizzato per la commercializzazione del prodotto ovvero attraverso contratti conclusi da intermediari, incassando il corrispettivo del materiale, che omettevano però di consegnare.
“L’organizzazione – spiegano i Militari dell’Arma che hanno procefuto agli arresti -,, dopo essersi guadagnata inizialmente la fiducia della clientela ponendo in vendita il pellet ad un prezzo concorrenziale, tanto da beneficiare di recensioni positive sul proprio sito, ha poi dato il via alla frode, consumatasi nell’arco di pochi mesi”.
Le indagini delle Fiamme Gialle e dell’Arma hanno permesso di ricostruire il flusso di denaro incassato dal sodalizio grazie alle truffe perpetrate. Gli acconti, e talvolta persino i saldi versati, venivano rapidamente fatti transitare su altri conti correnti per essere poi spesi per finalità ben diverse dall’acquisto del pellet ovvero prelevati in contanti dai componenti del gruppo per scopi personali.
I quattro arrestati dovranno ora rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla truffa.
L’operazione testimonia l’efficacia dell’attività svolta dalle forze dell’ordine a salvaguardia dell’economia legale e dei cittadini rispettosi delle regole.
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