Si inasprisce la polemica politica ad Anzio sulla cessione in convenzione della spiaggia libera di Lido dei Pini che rientra in ambito Sic. Al culmine della polemica il sindaco Candido De Angelis ha cercato maldestramente di ribaltare le posizioni, attribuendo, incredibilmente, a Legambiente responsabilità nella costruzione delle ville sulla duna di Lido dei Pini quelle costruite negli anni ’70. Su questa presa di posizione del sindaco interviene duro il consigliere comunale di Alternativa per Anzio Luca Brignone.

“Sulla convenzione per la spiaggia a Lido de Pini – scrive Brignone – si continua a dire tutto il contrario di tutto, ma soprattutto si accomuna strumentalmente la vicenda delle villette abusive a quella del bando. Le lezioni di legalità da una amministrazione guidata da un sindaco indagato per evasione fiscale, con due assessori rinviati a giudizio e un consigliere finito nel rapporto conclusivo della commissione antimafia non le accetto, allora occorre fare chiarezza. Sul bando è stato detto tutto e non posso far altro che confermare quanto sostenuto in commissione trasparenza: una convenzione che spinge verso una vocazione turistica della spiaggia appare in contraddizione con i motivi che hanno reso quella spiaggia un sito protetto”.

“Fermo restando che secondo noi non era necessario a prescindere ricorrere a questo tipo di soluzione – continua il consigliere comunale -, occorre comunque effettuare una valutazione di incidenza e verificare la conformità paesaggistica. Questo ad oggi non è stato fatto. Ce lo ha confermato il dirigente D’Aprano prima e la Regione Lazio poi (quest’ultima dice anche che il bando è coerente con le previsioni della DGR n. 668/2017 relativo all’adozione in via preliminare della proposta di documento relativo al “Piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo” (PUAR), ma questo non è stato sollevato da noi). Se poi in maggioranza non sanno leggere è un problema loro.

Sulle villette si sta consumando una strumentalizzazione imbarazzante:

1) La vicenda è totalmente indipendente da quella del bando e noi non stiamo facendo un bel niente “insieme alle cooperative di abusivi”. Se qualcuno continua ad insinuare questa cosa sarò costretto ad agire per vie legali.

2) Se quelle villette saranno confermate abusive (perché ad oggi, nonostante il tema sia stato accennato in commissione, nessuno da entrambe le parti ha tirato fuori uno straccio di documento) si proceda alla demolizione e basta. Si procede d’ufficio con una ordinanza e non c’entra niente il consiglio comunale. Se la proposta della Marracino – conclude Luca Brignone – dovesse arrivare in consiglio e se venisse accertato lo status abusivo sarò disposto a votare a favore insieme alla maggioranza perché è certamente coerente con i miei principi, ma va detto che l’operazione è solo una distrazione di massa”.