Il Giudice monocratico della sezione giurisdizionale per la Regione Lazio della Corte dei Conti ha disposto la revoca del sequestro conservativo dei beni personali del presidente dell’associazione “El Deportivo” Silvio Criserà per 172 mila euro a garanzia del danno procurato all’erario. Si tratta del debito quantificato dalla Guardia di Finanza di Nettuno relativo al mancato pagamento al Comune del canone di locazione di una parte dell’area dell’impianto natatorio comunale di Anzio che l’associazione ha occupato per anni a fini privati.
“Per quanto attiene – scrive il giudice – i presupposti della responsabilità amministrativo-contabili, propri del presente giudizio, in disparte, dunque, da qualsivoglia valutazione inerente altri titoli di responsabilità, non si rinviene un adeguato nesso causale tra la condotta del Criserà ed il postulato danno erariale”.
Nella sentenza il Giudice monocratico rileva anche che “pur essendovi alcuni elementi atti a consentire di ritenere che quest’ultimo (Silvio Criserà) avesse perseguito interessi privati – stante il ruolo che appare emergere nella gestione dell’associazione El Deportivo – nello svolgimento del proprio incarico alle dipendenze del comune di Anzio, tale coinvolgimento non appare sufficiente a configurare una condotta “ex se” causalmente determinante il predetto danno, inserendosi in una complessa serie di atti e di competenze intestate ad altri soggetti, non potendosi, conseguentemente, ritenersi provato, allo stato, un adeguato fumus boni iuris, che sorregga il protrarsi del richiesto provvedimento cautelare”.