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Anzio, ancora caos al Cara. I migranti espulsi: “Non ce ne andiamo”. Polizia e Carabinieri sul posto

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Cinque auto della Polizia e due dei Carabinieri sono ancora sul posto in questo momento, davanti al Cara di Lido delle Sirene, per la terza volta nel giro di poche ore per sedare gli animi di alcuni migranti ospitati nel Centro, quasi venuti alle mani con i compagni e con i responsabili della struttura destinata all’accoglienza dei richiedenti asilo politico. Quattro di loro per mancato rispetto delle regole previste dal regolamento interno, sono stati espulsi giorni fa dal Centro con provvedimento emesso dalla Prefettura di Roma e notificato dalla Questura di Roma. Provvedimento che, spiegano dal Cara, prevede l’allontanamento immediato dalla struttura. Per trasferirli non si sa bene dove. “Abbiamo fame e sete, dove andiamo? Non ci danno soldi e ci dicono solo di andarcene. Ma noi da qui non non ce ne andiamo, meglio la prigione“, ripetono all’unisono due di loro, sicuramente tra i più agitati tra i 130 profughi ospitati presso l’ex hotel Succi che chiedono l’annullamento del provvedimento di espulsione.

Già stamattina tre di loro che da ieri sera volevano rientrare per la notte, sono stati tradotti in Commissariato. Appena usciti da lì, però, sono tornati di nuovo a Lido delle Sirene, minacciando i responsabili e chiedendo di poter mangiare. Dalla parole si è quasi passati alle vie di fatto, tanto che i vicini dell’hotel Succi e gli operatori si sono visti costretti a chiamare ancora una volta la Polizia, intervenuta con ben cinque auto in supporto ai Carabinieri. In questo momento sono in corso gli accertamenti e le identificazioni dei migranti che stanno creando disordini in via Portofino davanti agli occhi dei residenti e dei bagnanti che si stanno recando in spiaggia. “Finora non è mai accaduto nulla – commenta una signora che vive a Lido delle Sirene – negli ultimi 6 mesi però qualcosa è cambiato: forse sono arrivati nuovi profughi che tentano di sobillare anche gli altri“.