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Nettuno ricorda il 73°anniversario dello sbarco alleato

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Sono stati due giorni pieni di eventi e ricordi a Nettuno che ha deciso di commemorare il 73° anniversario dello sbarco con targhe, fiori, preghiere e testimonianze. Da ieri, sabato 21 gennaio, sono iniziate le manifestazioni: è stata affissa dai veterani della seconda guerra mondiale una targa per ricordare tutti coloro che sono caduti per liberare Nettuno e successivamente Roma; un evento organizzato dall’associazione “Nettuno olim Anzio” di Silvano Casaldi, ha raccontato come i nettunesi hanno vissuto l’epoca antecedente allo sbarco e il periodo della liberazione. “Foto, documenti e giornali testimoniano che lo sbarco è avvenuto a Nettuno, per questo noi lo chiamiamo sbarco di Anzio e Nettuno – ha affermato Casaldi – prima Anzio e Nettuno erano uniti in un unica città, Nettunia, ma sulla cartina geografica erano ancora divise. E’ passato alla storia come lo sbarco di Anzio perchè i soldati americani hanno sempre fatto confusione con i nomi, ma i giornali dell’epoca parlano di Nettuno”. Nella mattinata di oggi invece le forze armate, i rappresentanti del comune di Ardea, Fiumicino, Latina e Cassino, esponenti della Città Metropolitana e della Regione Lazio, i sindaci di Anzio e Nettuno, si sono ritrovati in piazza Cesare Battisti sotto al monumento dei caduti accompagnati dalla banda “Angelo Castellani” e dai bersaglieri. “Questa giornata è stata organizzata per non dimenticare la notte di 73 anni fa quando gli americani sbarcarono qui sulla nostra costa – ha affermato Casto – è importante far conoscere la storia ai giovani e ricordare tutti coloro che sono caduti per la democrazia e la libertà”. 

Finita la cerimonia è partita una camminata, “Dalla spiaggia alla libertà”, con 140 uomini vestiti da militari inglesi e americani si sono diretti ad Anzio, a piedi, per unire le due città.