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Appalto rifiuti, il Consiglio di Stato mette la parola fine. Vince la Camassa

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La società pugliese la spunta su Eco.Car che aveva vinto la gara ma era stata in seguito esclusa. A giorni la firma del contratto e l’inizio, finalmente, del servizio della raccolta differenziata a dovere; con mezzi nuovi e risorse adeguate

Dopo un anno di ricorsi, esclusioni. Determinazioni dirigenziali, revoche e reintegri finalmente oggi è stata messa la parola fine alla vicenda dell’appalto rifiuti ad Anzio: ormai non ci sono più dubbi, ad occuparsi del servizio della raccolta differenziata sarà la Camassambiente che l’ha spuntata sulla Eco.Car. A sentenziarlo è stato il Consiglio di Stato che lo scorso 21 gennaio è entrato nel merito della questione, sebbene fino a ieri non si conoscessero gli esiti della decisione dell’avvocatura di Stato. Poche ore fa, invece, la notizia  ha iniziato a circolare e con essa anche il nome della ditta che dovrà occuparsi dell’appalto – 35 milioni di euro e far rientrare quella che nel corso dei mesi è diventata una vera e propria emergenza.

Dopo la gara del marzo dell’anno scorso, ad aggiudicarsi l’appalto fu Eco.Car in seguito esclusa per interdittiva antimafia. Al suo posto subentrò allora la società pugliese Camassa, alla quale con determina dirigenziale fu affidato il servizio dal giugno scorso. La ditta risultata vincitrice, però, ha in seguito presentato ricorso al Tar che, in effetti, le ha dato ragione e ha contestualmente invitato il comune di Anzio a reintegrarla. Immediato il ricorso al Consiglio di Stato della aggiudicataria; l’organo dello Stato ci ha impiegato oltre due mesi per decidere, evidentemente la questione era spinosa. Ora non ci sono più dubbi e nessuna scusante: si proceda, si termini il servizio di porta a porta anche nel centro di Anzio, si acquistino le attrezzature adeguate e si restituisca dignità al paese, dove da un anno regna sporcizia e degrado.

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