Non solo la biogas e il porto ma anche il progetto di edificazione della Vignarola, ex tenuta Puccini, è una questione che sta molto a cuore dei cittadini anziate.
L’edificazione della Vignarola ad Anzio, meglio conosciuta come ex tenuta Puccini, è un argomento molto delicato per i cittadini anziate. Il piano regolatore vigente prevederebbe l’edificazione di circa 10 ettari dei 72 appartenenti all’area concentrati in un triangolo a ridosso dell’abitato di Lavinio Mare, lasciando i restanti circa 60 ettari liberi come verde pubblico. Vista, però, la difficoltà di vendere a causa delle attuali condizioni del mercato il Comune ha deciso di dividere l’area edificabile in 4 blocchi da dividere sul resto dell’area e accelerare i tempi per l’acquisizione degli ettari destinati a verde pubblico.
Alcuni cittadini, associazioni e forze politiche contestano questa operazione e hanno creato il “Comitato per la tutela del verde della Vignarola”, Anna Tomassetti come portavoce. “Al di là dell’aspetto giuridico relativo all’applicazione impropria, secondo i nostri architetti e legali, dell’art. 1bis, che comunque eviterebbe al comune di passare per la regione, la quale potrebbe stabilire vincoli e criteri di tutela ambientale, contestiamo la decisione in sé di voler “spacchettare” la cubatura sul resto dell’area, perché ne comprometterebbe irreversibilmente il valore paesaggistico, naturalistico e ambientale. Peraltro crediamo sia irrealistico pensare di realizzare un parco pubblico in quell’area, come dicono dalla giunta, una volta costruito a macchia di leopardo” affermano dal comitato.
E’ stata presentata inoltre, sempre dal comitato, un’interrogazione al sindaco Bruschini avvalendosi dell’articolo 6, comma 6, dello Statuto del comune di Anzio: “i cittadini possono presentare interrogazione ed interpellanze al Sindaco, depositandone il testo, sottoscritto da almeno duecento elettori risultanti iscritti nelle liste elettorali del Comune, presso il Segretario Generale del Comune”. La raccolte firme è partita il 14 febbraio in piazza Pia e nonostante il tempo incerto sono state raccolte circa la metà delle firme necessarie. Nell’interrogazione è richiesto, in particolare, il coinvolgimento della Regione Lazio, Ente scavalcato in questa vicenda, secondo il Comitato impropriamente, e che invece potrebbe ristabilire criteri e vincoli per la salvaguardia dell’area.