spiagge libere

No al servizio ristoro e all’affitto di ombrelloni presso le spiagge libere di Nettuno. I gestori rimangono basiti

Una notizia più che amara ha accolto i gestori delle spiagge libere di Nettuno che, a seguito di una nota dalla Regione Lazio, si vedono costretti a rimuovere i chioschi allestiti la scorsa estate.  Nella delibera di Giunta l’ex amministrazione comunale aveva riconosciuto a chi avesse partecipato all’avviso pubblico la possibilità di allestire chioschi bar, purchè fossero strutture removibili non più grandi di venticinque metri quadrati, in cambio dell’obbligo di tenere pulita l’arenile, di dotare l’area dei servizi igienici e di organizzare il servizio di salvataggio in mare.
E invece, nella nota arrivata al Comune il 29 settembre scorso, il Dipartimento regionale Area economia del Mare è stato tassativo: “In nessun caso sulle spiagge libere oggetto della convenzione possono essere occupati spazi dove il titolare della convenzione può svolgere attività economiche e/o offrire servizi diversi da quelli sopra descritti e che pertanto l’occupazione di spazi demaniali con strutture di 25 mq devono essere riservati esclusivamente per finalità di pubblico uso (igiene, assistenza, pulizia e salvataggio)”.
Insomma, una disposizione netta a cui i gestori delle spiagge devono attenersi, pena la decadenza della convenzione triennale.

Una notizia che preannuncia ricorsi da parte dei concessionari che per allestire gli arenili hanno fatto ovviamente degli investimenti.

La notiza sarà approfondita nel prossimo numero de “Il Granchio” in edicola da domani: venerdì 12 ottobre.