Il 15 ottobre scade il mandato temporaneo dato a metà agosto alla “Marina di Nettuno“ per gestire il porto di Anzio dopo il fallimento della società “Capo d’Anzio“ che lo gestiva. In questi giorni la commissione straordinaria insieme alla regione e alla Capitaneria di porto sono impegnate nella ricerca di una soluzione che possa consentire la prosecuzione della gestione del bacino portuale. Altrimenti sarebbe la paralisi. Sono 12 i posti di lavoro a rischio. Martedì c’è stato un incontro tra i commissari straordinari del Comune e la Capitaneria di porto. Esclusa una proroga alla “Marina di Nettuno” perché violerebbe il codice degli appalti, è sul tappeto ci sarebbe una soluzione che al momento non è stata comunicata e che dovrà necessariamente coinvolgere la regione Lazio considerato che il porto è regionale.
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