Sul campo la squadra ha ottenuto la tanto agognata salvezza, ma la stagione calcistica del Nettuno non si chiude nel migliore dei modi. Dopo la protesta per il ritardo nel pagamento dei rimborsi da parte dei giocatori della scorsa settimana e la successiva replica del presidente, arriva ora dallo stesso Stefano Tosoni la conferma dell’abbandono della società.
“Esordisco dicendo di essere contento della salvezza come successo personale – afferma Tosoni – continuo dicendo di essere stato messo alla porta non solo dai cosiddetti proprietari di tutto ma invisibili, ma addirittura dai calciatori e dirigenti che a fine gara hanno chiamato in campo tutti per festeggiare la salvezza tranne il Presidente. Lasciandomi sulla tribuna senza neanche degnarmi di uno sguardo.
A tutti vorrei dire che presi il Nettuno calcio nel 2019 nelle ceneri calcistiche, abbandonato in Seconda Categoria autogestita e con il settore agonistico in pessima condizione numerica di atleti e una scuola calcio di base federale con sempre pochi iscritti. In questi anni ho riportato entusiasmo e competenza arrivando al massimo campionato regionale per la prima squadra, con tutte le categorie agonistiche ai regionali e una scuola calcio élite. In oltre ho preso in mano una struttura fatiscente e non adatta a un campionato di categoria con un terreno di gioco in pozzolana trasformandolo in erba naturale oltre ad aver messo tribune a norma per dar modo ai sostenitori di assistere alle partite.
Ora è rottura totale nei miei confronti, sono stato messo alla gogna per questi tre rimborsi come dicono i ragazzi. Ma c’è da dire una cosa definitivamente per mettere in chiaro la situazione: mi hanno tolto la società perché sapevano che non avrei mai potuto accettare le loro richieste economiche illegittime ma pretese, boicottandomi su tutti i fronti; ma una cosa è certa: esco con la coscienza a posto perché grazie al mio operato la società ad oggi vanta crediti da fatture sponsor per 195.000 euro, di cui sicuramente chi si sente tanto proprietario del club potrà usufruire e quindi pagare tutto ciò che c’è da pagare e ne avanzano sicuramente in abbondanza per affrontare la prossima stagione.
Quindi al Signor Tosoni Stefano si potrà dire di tutto tranne che ho fatto e lasciato debiti e che non ho lasciato io ma sono stato buttato fuori. Ovviamente ciò che ho detto in riferimento ai crediti e tutto comprovato da contratti stipulati e primi bonifici erogati a favore della società.
Chiudo dicendo che ho voluto molto bene a questi colori e a questa maglia ma purtroppo sono ‘lo straniero venuto da Roma e non so come funzionano i meccanismi di questa città’ (parole dettami da uno dei fantaproprietari che non potrò mai dimenticare)”.