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Anzio, commozione per l’ultimo saluto della città al vicesindaco Danilo Fontana

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La città di Anzio questa mattina ha dato l’ultimo saluto al vicesindaco Danilo Fontana venuto a mancare la sera di giovedì dopo una lunga malattia. Era gremita questa mattina la basilica di Santa Teresa. Tanti cittadini si sono stretti alla moglie Teresa e ai figli e Dalila e Davide. In seconda il sindaco di Anzio Candido De Angelis, e l’ex sindaco Luciano Bruschini. Ai lati della bara i gonfaloni delle città di Anzio e Nettuno.

La funzione religiosa è stata celebrata dal parroco di Miglioramento Don Massimo; con lui sull’altare anche il parroco dei santi Pio e Antonio padre Paolo e l’ex parroco padre Francesco.

Hai dato un grande servizio alla città – ha detto padre Massino – e per questo dobbiamo ringraziare tua moglie e i tuoi figli che ti hanno sostenuto in questa attività e ti hanno consentito di svolgere in modo eccellente l’attività nella pubblica amministrazione. Un percorso, caro Danilo che ti ha permesso anche di laurearti. Ma metterti sempre in gioco faceva parte del tuo essere. Non posso dimenticare la tua caratura morale, la capacità di mediazione che è il perno per la politica“.

E poi ha ricordato il comportamento di Fontana durante un’emergenza: “Accade quattro anni fa – ha continuato il Parroco – quando un nubifragio creò dei grossi problemi alla parrocchia e danneggiò le derrate alimentari della Caritas. Lo chiamavo in continuazione per chiedere il suo sostegno e quando non mi rispondeva poi mi richiamava. Diceva di stare tranquillo, che avrebbe provveduto. Poi ho saputo che mentre lo tempestavo di telefonate, lui andava a fare le cure per la sua malattia. Mi sono sentito piccolo, molto piccolo. Lo chiamai per scusarmi ma lui mi rispose di non preoccuparmi, che dovevo chiamarlo in qualsiasi momento perché quello era il suo ruolo”.

Lo stesso parroco ha letto una breve lettera di Davide e Dalila, i figli di Danilo Fontana: “ci sei sempre stato vicino e ti ringraziamo per gli insegnamenti che ci hai dato e che trametteremo ai tuoi nipoti. Hai lasciato un ricordo indelebile“.

Quindi l’intervento, molto commosso, del sindaco De Angelis che è stato vicino a Danilo Fontana fino alla fine. “È stata un’amicizia nata nel tempo e nel tempo diventata fraterna – ha detto – Ricordo come alle elezioni del 1990 lui fu uno dei miei elettori. E spesso gli rimproveravo che era colpa sua se avessi intrapreso la carriera politica. Qualcuno mi ha detto che Danilo era la mia parte mancante, è vero. Non aveva bisogno di alzare la voce, era un pacificatore, non ho mai sentito Danilo parlare male di qualcuno. In una società di odiatosi seriali era una grande dote. Questo era Danilo, un amministratore preparato, un uomo leale, onesto”.
Quindi il saluto del ricordo del fratello Davide. “Ha fatto una vita intensa, c’è stato sempre per tutti, non ha mai mollato nemmeno durante la malattia. E’ stato un uomo generoso con me e con gli altri. Grazie fratello”.
Al termine della cerimonia religiosa il feretro è stato trasferito a villa Sarsina dove è stata allestita una camera ardente che resterà aperta fino alle 17 di oggi.