L’amministrazione Coppola è appena caduta ma non terminano le polemiche politiche a Nettuno. L’ultimo intervento è del capogruppo del Partito Democratico Roberto Alicandri, che ha preso in esame l’ultimo atto della giunta comunale nettunese dopo la revoca di tutte le nomine e il successivo scioglimento.
“Nella rappresentazione teatrale di ieri con la quale è imploso il centrodestra nettunese – scrive Alicandri – è passata in secondo piano l’ultima polpetta avvelenata che la giunta Coppola ha lasciato ai dipendenti comunali. Difatti ieri prima di revocare tutti gli assessori, per tentare un recupero in extremis, il sindaco e qualche assessore hanno fatto una giunta di commiato dove però hanno approvato il nuovo regolamento per il rimborso delle spese legali per i dipendenti coinvolti in procedimenti giudiziari. Fin qui sembrerebbe tutto normale, invece quando si arriva in fondo all’art. 4 si scopre che questo regolamento prevede che anche in caso di assoluzione del dipendente comunale quest’ultimo potrebbe vedersi negato il rimborso delle spese legali in seguito ad una scelta che potrebbe essere totalmente arbitraria“.
“Ciò oltre ad essere palesemente in conflitto con la legge 178 del 2020 – continua l’esponente del Pd – rischia di avere un effetto deflagrante sul funzionamento della macchina amministrativa, in quanto il dipendente non sentendosi più tutelato non potrà certo essere criticato se avrà molta più difficoltà a mettere una firma. Questo ultimo atto della giunta Coppola sembrerebbe davvero essere un atto punitivo nei confronti dei dipendenti comunali che con una nota sindacale qualche tempo fa avevano criticato l’incapacità amministrativa della coalizione di centrodestra. A mio avviso una contestazione del regolamento dovrà essere fatta e qualora ciò avvenga avrà il pieno sostegno del Partito Democratico di Nettuno“.