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Scuola, Istituto Nettuno III e Legambiente: progetto per seminare sostenibilità

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La primavera torna all’Istituto comprensivo Nettuno III. Dopo due anni difficili, tra isolamento, didattica a distanza e prospettive incerte, alcune classi dell’istituto, partendo dal ritorno della storica campagna di volontariato di Legambiente Nontiscordardimé-Operazione scuole pulite”, si sono impegnate nella realizzazione di un orto didattico, guidati dalla passione dell’esperienza dei volontari del Circolo Legambiente “Le Rondini” di Anzio e Nettuno. Nell’ambito del progetto salute ambiente dell’istituto fortemente voluto dal dirigente scolastico Marco Di Maro, la realizzazione dell’orto scolastico vuole essere un gesto ecologico per promuovere uno sviluppo sostenibile.

“La qualità, la quantità e il tipo di cibo che noi consumiamo influiscono non solo sulla nostra salute, ma anche su quella dell’ambiente – spiegano i docenti dell’IC Nettuno III -. Le nostre scelte decidono il nostro futuro. In questi giorni, i nostri ragazzi sono usciti dalle classi, hanno piantato ortaggi, pulito le aiuole, seminato fiori profumati, trasformando gli ambienti esterni i luoghi di condivisione, ritrovando il gusto dello stare insieme. Con entusiasmo e voglia di stare all’aperto, si sono riappropriati di un piccolo angolo di natura, curandolo con sorprendente dedizione, approcciandosi alle nozioni base delle tecniche di coltivazione”. Indispensabile il supporto della presidente del circolo Legambiente “Le Rondini” Anna Tomassetti e della Professoressa Patrizia Baratti, nonché di tutti gli instancabili volontari che trasmettono con passione e piccoli alunni non solo preziosi in miliari conoscenze per la realizzazione dell’orto, ma anche inestimabili valori derivanti dall’antico ed indissolubile legame tra uomo e natura. Il progetto orto offre un valido supporto al percorso didattico delle classi nell’ambito dell’educazione alimentare ambientale, curata dalla referente professoressa Giuliana D’Avanzo.