Non si sblocca il passaggio del capofilato per la gestione dei progetti dei piani di zona sociali dal Comune di Nettuno a quello di Anzio. La grave situazione di stallo ha spinto i segretari del PD di Nettuno e Anzio, Carla Giardiello e Luigi Visalli, a muovere dure critiche nei confronti delle amministrazioni comunali di centrodestra dei due Comuni per la cattiva gestione di questo passaggio di consegne che mette a rischio milioni di finanziamenti a scapito dell’attuazione di progetti a favore delle fasce deboli.
“Le amministrazioni di destra che guidano Anzio e Nettuno continuano a litigare su chi debba avere il ruolo di capofila del piano di zona socio sanitario, mentre si rischiano di perdere i finanziamenti a disposizione – scrivono in una nota congiunta i due segretari politici cittadini -. Questo è quanto emerge dalle commissioni che si sono riunite di recente. Oltre alla vicenda dei fondi che Nettuno dovrebbe dare ad Anzio in un eventuale “passaggio” di consegne e che sono vincolati in diverse annualità, c’è anche il discorso di una delibera della Regione Lazio che è chiarissima. Secondo la Dgr 866 del 2021, infatti, i Comuni devono impegnare e spendere i fondi disponibili al 2022, pena la riduzione dei finanziamenti negli anni a venire.
Il che significa che se non vengono utilizzati – e parliamo, ricordiamolo, di servizi sociali – i cittadini non potranno fruire di una serie di attività ovvero i Comuni dovranno intervenire con fondi propri. Nella situazione di bilancio che hanno Anzio e Nettuno, sarebbe la fine. Ma la destra – concludono Visalli e Giardiello – preferisce continuare a discutere su chi debba diventare capofila. Poveri noi”.
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