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Sicurezza e igiene alimentare: ecco perché è così importante

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Quello che mangiamo è fondamentale per mantenere il proprio stato di salute e il proprio benessere. “Siamo ciò che mangiamo” ed è per questo che col tempo tutta la filiera della produzione degli alimenti è diventata sempre più regolamentata e controllata. In questo modo viene garantita al consumatore la qualità e la sicurezza di quello che mangia e il benessere è preservato.

Ci sono infatti dei protocolli ben precisi da seguire nella filiera alimentare, tra cui il più famoso è l’HACCP, e a controllare che questi vengano seguiti ci sono gli organi deputati a questo compito e i laboratori di analisi. Ad esempio, sul sito specializzato Deltacontrol.it, è possibile scegliere non soltanto un servizio consulenziale a riguardo ma anche scegliere un pacchetto completo adatto a qualunque sia l’attività e il punto della filiera presa in considerazione.

Ma cos’è esattamente l’HACCP e in che modo riesce a garantire la sicurezza degli alimenti? Vediamolo subito qui di seguito.

Cos’è l’HACCP?

L’HACCP è un metodo di analisi del rischio che viene espresso in forma di linee guida nel documento edito del Codex Alimentarius. Questo acronimo sta per Hazard Analysis and Critical Control Points, vale a dire “Analisi del pericolo dei punti critici di controllo”.

Questo protocollo nasce per volontà della NASA nel 1960 per garantire la sicurezza alimentare e per evitare l’eventualità di contaminazioni biologiche, fisiche o chimiche negli alimenti che erano destinati agli astronauti nello spazio.

Da questo uso così particolare e specifico per cui è nato il protocollo HACCP, questo è andato ad allargarsi a tutti gli ambii che prevedono la produzione di cibo. Ed è inoltre chiaro che ad essersi allargate sono anche conoscenze scientifiche dal 1960 ad oggi, ma le basi del protocollo HACCP sono rimaste sostanzialmente le stesse.

Esso si basa su 7 principi fondamentali, che sono i seguenti:

  1. Identificazione ed analisi di rischi e pericoli associati alle varie fasi di produzione alimentare.
  2. Individuazione dei Punti Critici di Controllo, detti CCP.
  3. Individuazione dei limiti critici per ogni punto critico di controllo.
  4. Determinare le procedure necessaria al monitoraggio di ogni punto critico.
  5. Determinare ed applicare le eventuali variazioni e correzioni.
  6. Effettuare le procedure di verifica per valutare il corretto funzionamento del protocollo HACCP.
  7. Predisporre un sistema di gestione di tutta la documentazione.

Ogni attività che ha il compito di produrre cibi e bevande deve mettere in atto delle procedure di autocontrollo per verificare il corretto funzionamento e la corretta applicazione dell’HACCP. Tutti devono contribuire alla sua corretta applicazione, dagli operatori alimentari ai responsabili di produzione.

Il tutto deve essere correttamente documentato in un manuale di autocontrollo che viene poi messo a disposizione degli organi di controllo nel momento in cui questi arrivano a ispezionare l’attività. In questo manuale gli organi di controllo dovranno trovare tutte le informazioni riguardo al piano igienico sanitario che viene adottato dall’azienda.

Soltanto con queste rigide regole e con controlli periodici e ben fatti la produzione di cibo e bevande può essere davvero sicura e la salute dei consumatori può essere correttamente preservata.