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Ecobonus caldaia: un’opportunità da cogliere al volo

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Gli ultimi anni sono stati particolarmente sofferti per la popolazione mondiale. Oltre alla crisi dilagante che imperversa da anni, l’avvento del coronavirus ha acuito ulteriormente delle criticità che allargano a dismisura il divario (economico, culturale e relazionale) tra nazioni e classi sociali di ogni tipo. Al fine di risollevare, seppur marginalmente, la situazione, sono state concepite delle misure finanziarie capaci di dare un sostegno concreto nell’esecuzione di determinati interventi. L’ecobonus caldaia rientra in questa categoria di agevolazioni fiscali, semplificando un processo di rinnovamento che può essere estremamente utile, soprattutto quando si è in presenza di una manutenzione che ormai lascia il tempo che trova. Inoltre, visita il sito di Idrapoint per consultare la vasta gamma di prodotti in grado di valorizzare al meglio la tua abitazione.

Cos’è l’ecobonus caldaia?

Sulla scorta egli ultimi aggiornamenti risalenti al 2021, l’ecobonus caldaia permette di usufruire di una detrazione fiscale del 50% se si installa una caldaia a condensazione di classe A o del 65% se si provvede non solo alla collocazione di una caldaia di classe A ma anche alla posa di sistemi di termoregolazione evoluti. Questa agevolazione molto conveniente è possibile ottenerla mediante la presentazione della dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730 o quello denominato Unico. Insomma, ci sono tutti i presupposti per andare incontro ad un’opportunità che saprà darti un aiuto sostanzioso verso un’esigenza che, durante le stagioni invernali, va soddisfatta nel migliore dei modi.

Ad ogni modo, per fruire di tale ecobonus, è necessario effettuare pagamenti mediante bonifici postali o bancari; oppure, puoi usare carte di debito o di credito evitando di ricorrere ad assegni, contanti o altri strumenti di pagamento diversi da quelli appena elencati. In più, nella causale vanno inseriti i seguenti dati: causale del versamento utilizzata da banche e Poste Italiane per le ristrutturazioni fiscalmente agevolate; codice fiscale del beneficiario; numero della partita IVA o codice fiscale del rivenditore o del negozio. Dopodiché, devi conservare la relativa ricevuta che ti servirà, in un secondo momento, affinché tu possa godere degli incentivi previsti dall’ecobonus caldaia.

L’estensione al 110% dell’ecobonus caldaia e altre novità

Una delle novità più intriganti per quanto riguarda l’ecobonus caldaia è, senza ombra di dubbio, l’estensione della detrazione fiscale fino al 110%. Questo vero e proprio superbonus riguarda un’ampia platea di realtà includendo anche seconde case, spogliati di società sportive dilettantistiche, terzo settore e associazioni. In più, la sua scadenza del 30 giugno 2022 consente di intervenire per migliorare l’efficienza energetica dell’edilizia popolare. Nello specifico, è possibile operare su un massimo di due unità immobiliari fermo restando il riconoscimento, senza alcun limite, delle stesse detrazioni già applicate su altre parti comuni dello stabile interessato.

Esistono, poi, altri aspetti da non tralasciare affatto. Basti pensare allo sconto immediato, una manovra che può essere addirittura pari al corrispettivo dovuto – anticipato dal fornitore e recuperabile attraverso il credito di imposta. Oppure, alla cessione del credito, ovvero la trasformazione dell’importo dovuto in credito di imposta che, poi, verrà ceduto ad altri soggetti.