Massimo Cuttitta

E’ morto per il Covid Massimo Cuttitta. Si è spento questa sera all’ospedale di Albano dove era ricoverato da due settimane per l’aggravarsi della polmonite bilaterale. L’ex rugbista della nazionale italiana aveva 54 anni e viveva da anni a Lavinio. Il pilone aveva indossato le maglie de L’Aquila, Amatori Calvisano, Milan (con cui aveva vinto 4 scudetti), degli Harlequins londinesi e della Rugby Roma come allenatore-giocatore. Tra il 1990 e il 2000 è stato uno degli uomini di punta della nazionale azzurra collezionando 70 presenze. Aveva poi lavorato come tecnico negli staff delle nazionali di Scozia, Canada, Romania e Portogallo. Venerdì scorso era venuta a mancare la madre Nunzia, anche lei per il Covid. A piangerlo sono i fratelli, anche loro ex rugbisti, Marcello (ex azzurro) e Michele (che poi lasciò per laurearsi in ingegneria), e il papà Carlo imprenditore edile che aveva costruito la casa di famiglia a Lavinio dopo essere tornati dal Sudafrica, luogo in cui i figli avevano iniziato a giocare con la palla ovale. I fratelli Cuttitta avevano anche creato ad Anzio una scuola di rugby e attualmente stavano elaborando una nuova struttura sempre nel nostro territorio. Massimo Cuttitta, soprannominato “Maus”, era molto conosciuto ad Anzio e in particolare a Lavinio dove aveva molti amici. Tra questi Massimo Lippi che lo ricorda con molto affetto. “Era una persona stupenda, un campione di sport e lealtà. Mi mancherà tantissimo. Si era anche molto adoperato per ridare vita al vecchio campo di calcio di Lavinio. Avevamo un sogno, quello di fare una polisportiva per dare modo ai bambini di avvicinarsi allo sport“.

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