L’allarme arriva dai medici di base, quelli di famiglia, che lamentano l’esaurimento delle scorte di tamponi rapidi che vengono forniti dalla Asl per accertare la positività al coronavirus. Le scorte sono in esaurimento e al momento l’azienda sanitaria Roma6 non è in grado di rifornirli. Una situazione che ha dell’incredibile in una fase molto delicata che registra una recrudescenza di casi positivi al Covid-19. E l’aspetto più sconcertante è che da due mesi il Comune di Nettuno ha chiusi in una stanza 5.700 tamponi donati dalla Protezione civile nazionale. L’amministrazione comunale nettunese ha provato a processare i tamponi rapidi presso la sede dell’associazione Andos in via Lucania, ma il progetto è andato in fumo perché c’era un problema legato alla piattaforma regionale dove i risultati dei tamponi processati vengono registrati. Davanti a questa nuova emergenza, alcuni medici di famiglia hanno contattato il Comune di Nettuno per capire se c’è la possibilità di avere i 5.700 tamponi che sono al momento inutilizzati. Ma dal Comune, riferiscono gli stessi medici, non è arrivato alcun riscontro.
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