Dolore e commozione questa mattina presso la chiesa dei santi Pio e Antonio ad Anzio per l’ultimo saluto a Benedetto Salesi, il Gatto Rosso, venuto a mancare sabato sera. In tanti si sono stretti attorno ai tre figli e a tutti i familiari. A celebrare la funzione religiosa è stato padre Francesco Trani, che conosceva bene Benedetto. “Preghiamo per il fratello Benedetto e stiamo vicini alla famiglia. Se con le restrizioni che oggi siamo costretti a vivere la chiesa è piena, sta a significare che Benedetto ha lasciato il segno. La vostra presenza è il termometro della vostra considerazione e dell’affetto nei suoi confronti”. Quindi padre Francesco ha raccontato un aneddoto che conferma come il vulcanico dinamismo del Gatto Rosso coinvolgesse veramente tutti tra la fine degli anni 70 e gli anni 80. “Quando aveva la radio – ha raccontato padre Francesco – volle affidarmi il notiziario del mondo cattolico, una rubrica che mi impegnava molto ma che era allo stesso tempo molto gratificante; un progetto che è stato possibile realizzare grazie a Benedetto. Un uomo che aveva un grande affetto per la sua Anzio tanto è vero che negli ultimi tempi è stato impegnato attivamente nelle attività della Pro loco cittadina. E non dobbiamo dimenticare il suo grande impegno per sostenere la famiglia. Dovete essere orgogliosi di aver avuto un padre e un nonno operoso e attivo. Il patrimonio morale e spirituale che ha lasciato – ha concluso padre Francesco Trani – rappresenta una eredità preziosa, da custodire per il futuro. Non ho dubbi che su questo aspetto la famiglia di Benedetto si impegnerà”.
Quando la salma ha lasciato Piazza Pia per raggiungere il cimitero civile, è stata accompagnata dall’applauso dei tanti presenti.
Addio Gatto.