C’è anche la firma di Beatrice Marcucci dell’associazione Baraonda di Nettuno tra le firme dell’appello lanciato dall’associazione Cultura Italiae inviato ieri (25 ottobre) al presidente del consiglio Giuseppe Conte nella quale si richiede di riconsiderare la chiusura di cinema e teatri prevista nell’ultimo Dpcm di Nettuno.
“Gentile Presidente,
in merito all’intenzione di richiudere Teatri e Cinema, emersa fra i contenuti della bozza del prossimo Dpcm, e nell’esplicito tentativo di scongiurarne l’approvazione che avrebbe conseguenze nefaste sull’intero comparto culturale e sullo spirito dei cittadini, richiamiamo la Sua attenzione sui seguenti punti:
1) i lavoratori dello spettacolo dal vivo hanno messo il loro straordinario e personale impegno per riaprire Teatri e Cinema nel pieno rispetto dei protocolli per la tutela della salute. Essi sono luoghi sicuri dove il pubblico è seduto con mascherina e non parla durante la rappresentazione. L’uscita e l’entrata sono regolati e rispettano il distanziamento. Questi luoghi rappresentano oggi un esempio virtuoso di gestione degli spazi pubblici in epoca di pandemia.
2) Abbiamo riconquistato faticosamente il nostro pubblico, spesso titubante e confuso da una comunicazione altalenante e ansiogena, a riacquistare i biglietti, rassicurandolo sulla certezza degli spettacoli e sulla scrupolosa adozione di tutte le misure di sicurezza.
3) Per quanto concerne i teatri, abbiamo riavviato l’attività di produzione degli spettacoli sospesi, investendo pertanto nuovamente per il loro riallestimento;
4) Abbiamo riprogrammato tournée e uscite cinematografiche assumendoci enormi rischi, investendo e scommettendo quindi anche sul futuro, malgrado lo stato di incertezza dominante;
5) Abbiamo fatto rientrare tutti i dipendenti dalla Cig, garantendo loro non solo la giusta retribuzione ma soprattutto la dignità del lavoro.
6) l’ultimo punto sul quale richiediamo l’attenzione è il più importante in assoluto: chi opera nel settore della cultura è consapevole dell’importanza che essa ricopre soprattutto in momenti difficili come quello che ci troviamo ad affrontare. Sarebbe un grave danno per i cittadini privarli della possibilità di sognare e di farsi trasportare lontano oltre i confini della propria quotidianità.
È soprattutto per l’importanza di non privare l’Italia del proprio immaginario collettivo, Presidente, che le chiediamo a nome della Associazione Cultura Italiae che rappresento, e dunque di tutti i comparti e i generi dello Spettacolo dal vivo, dei Produttori Cinematografici, degli Esercenti, di mantenere i luoghi della cultura aperti!
Siamo importanti per la società civile perchè vi supportiamo nel vostro difficile compito istituzionale a mantenere elevato lo spirito dei cittadini. È sopratutto in questa seconda ondata che ne avremmo più bisogno. Il teatro e il cinema non possono fermarsi perchè sono la riserva invisibile di senso, per la vita pubblica e individuale dei nostri concittadini.
Tuteliamo la parte visibile di questa riserva di senso.
Confidiamo in lei”.
Angelo Argento
Presidente di Cultura Italiae
Andrée Ruth Shammah
Ernesto Albanese
Fabiana Cutrano
Alessandro Longobardi
Ilaria Borlotti Buitoni
Luca Poma
Monica Savaresi
Giuseppe Scognamiglio
Patrizia Asproni
Luca Scarlini
Jane Thompson
Umberto Mucci
Simona Manzoni
Alberto Improda
Andrea Fabiano
Salvatore Barrano
Stefano Monti
Mauro Berruto
Serafino D’Angelantonio
Francesco Granbassi
Enrico Loverso
Valentina Graverini
Paolo Verri
Stefano Pironti
Giuseppe Dipasquale
Giacomo Zito
Roberto Baldassari
Beatrice Marcucci
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