L’arrivo improvviso del caldo oltre a rendere felici i turisti ed i cittadini, porta con sé l’uscita di diversi insetti, tra cui la zanzara tigre. La presenza e la diffusione di tale specie, iniziata nel 1997 con i primi focolai larvali delle città romane, interessa attualmente l’intero territorio cittadino. Le specifiche caratteristiche biologiche e l’aggressività dell’insetto, nei confronti dell’uomo e degli animali, possono provocare molestie, nonché potenziali effetti sulla salute umana. Solitamente i luoghi in cui la zanzara tigre depone le uova e dove, di conseguenza, si sviluppano le larve sono costituiti da qualsiasi sito ove sia presente acqua stagnante, quali tombini e griglie di raccolta delle acque, ma anche barattoli, lattine e sottovasi. Dall’estate del 2007 si è manifestato un focolaio epidemico di febbre da virus da Chikungunya che solo ad Anzio due anni fa aveva fatto registrare oltre 100 contagi.
L’Amministrazione comunale, firmando una ordinanza specifica, intende adottare azioni di prevenzione e, in presenza di manufatti che possono trattenere acqua e non risultano bonificabili, attuare una cadenzata applicazione di specifici prodotti ad azione antilarvale, privilegiando l’utilizzo di prodotti di origine naturale, e qualora sia necessario adottare trattamenti adultici, per salvaguardare l’ambiente, gli interventi verranno effettuati da operatori professionali adeguatamente formati.
Il sindaco Candido De Angelis, ha dunque invitato tutti i cittadini ed i soggetti pubblici privati a seguire, nel periodo che va dal 7 giugno 2019 al 30 novembre 2019, determinati consigli per evitare la diffusione della zanzara tigre. Tra i quali: mantenere in stato di perfetta efficienza tutti gli impianti ed i depositi idrici, compresi quelli situati negli spazi aperti; evitare accuratamente ogni accumulo di acqua stagnante e di annaffiare tramite una pompa od un contenitore da riempire di volta in volta. Inoltre invita gli amministratori di condomini e consorzi residenziali di comunicare entro il 30 giugno all’Ufficio Ambiente e Sanità (email: pol.ambientali@comune.anzio.roma.it), attraverso la compilazione di un apposito modulo, l’avvio del programma di disinfestazione con il nome dei prodotti impiegati e della ditta che ha eseguito l’attività, la quale deve essere regolarmente iscritta alla Camera di Commercio.
Le eventuali inadempienze, salvo costituiscano un reato, saranno sanzionate.
di Rebecca Riitano