Lo hanno anticipato di qualche giorno ma è stato celebrato con eguale intensità. Gli studenti del Liceo artistico ‘Pablo Picasso’ di Anzio hanno ricordato a scuola il massacro delle foibe costato la vita ad oltre 10.000 italiani.
I ragazzi hanno dato lettura di alcune testimonianze dei sopravvissuti alla tragedia delle foibe con grande partecipazione e commozione di tutti. Molto sentita la lettura dell’ultimo testimone oculare tra coloro che videro risalire a grappoli i corpi degli italiani innocenti dalle profondità degli inghiottitoi. Su questo tema, è stato proiettato un documentario tratto dalla serie televisiva “Il tempo e la storia”, edizioni Rai.
Riuniti in assemblea d’istituto gli alunni, ancora una volta come era accaduto pochi giorni fa per la Giornata della Memoria, si sono schierati contro ogni forma di violenza e, aldilà di ogni riferimento politico, hanno inviato simbolicamente un messaggio verso tutti i nostri governanti e l’Europa perché si rispetti la vita in ogni sua forma come diritto fondamentale dell’uomo. Stabilito sia a livello internazionale che nella nostra Costituzione. “I governi, oggi più che mai – hanno detto in coro i ragazzi del Liceo anziate – devono alimentare quella speranza di giustizia e pace senza la quale non vi sarà nessun futuro degno dell’umanità“.
“Siamo, ormai, tutti globalizzati e ricchi di grandi progressi tecnologici che però non sempre sono accompagnati da grandi progressi civili. Manca ancora la volontà collettiva di superare le disuguaglianze e di creare nuove strutture che permetteranno a tutti di partecipare in modo giusto alle risorse del mondo. L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa, l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo“.
Ed è proprio la memoria a rappresentare un potente vaccino contro l’indifferenza. “Esigiamo un mondo migliore, giustizia e rispetto dei diritti umani, ma anche una maggiore armonia tra le persone e i popoli“.
La mattinata si è conclusa con l’uscita degli alunni nel giardino della scuola in cui, su proposta degli alunni delle classi 1 B e 2 B, si è deciso di mettere a dimora un albero di mirto. Nella fossa predisposta per l’albero sono stati depositati dei petali di rosa a simboleggiare ogni vittima caduta nelle foibe e la loro innocenza. L’albero di mirto, caro agli dei nell’antichità classica, è stato scelto come simbolo di rinascita e di vita. Il gesto simbolico rappresenta il rifiuto alla guerra e alla barbarie, all’indifferenza, all’odio. La linfa vitale dell’albero sia auspicio per tutti di una vita serena nel rispetto di ogni singolo uomo.
Ecco il video della mattinata: