Niente stipendio a gennaio per il dirigente comunale. Accade a Nettuno dove l’Ufficio personale non ha accreditato lo stipendio al dirigente dell’Area economico-finanziaria Luigi D’Aprano al quale, il 17 dicembre scorso, con decreto n. 21, il Commissario straordinario del Comune Bruno Strati aveva prorogato l’incarico a tempo determinato – scadeva il 18 dicembre scorso – fino a giugno prossimo, ossia fino alla fine della gestione commissariale. Un decreto che deve essere stato sicuramente comunicato all’Ufficio personale che però, sembra incredibile, non ha proceduto ad accreditare lo stipendio di gennaio al dirigente. Lo stesso D’Aprano ha inviato una richiesta di chiarimenti al Personale e informato della situazione sia il Commissario Strati che il segretario generale. Ma dello stipendio, che doveva essere accreditato la scorsa settimana, ancora oggi non c’è traccia.
Per questo resta sconcertante la situazione che vede coinvolto il dirigente; sembra francamente impossibile che l’ufficio non abbia lavorato lo stipendio di gennaio, tenuto anche conto del fatto che per tutto questo mese Luigi D’Aprano ha continuato a svolgere regolarmente il suo lavoro in Comune. Forse un equivoco? Non lo sappiamo. Ma se così non fosse sarebbe abuso d’ufficio perseguibile penalmente. Ricordiamo che Luigi D’Aprano, insieme all’ex assessore al Bilancio Giuseppe Aquino, è stato l’artefice dell’operazione di accertamento che ha consentito di individuare sei milioni di euro di tributi elusi o evasi dai cittadini, parte dei quali già recuperati alle casse comunali.
Una figura, la sua, nel mirino da quando è stato sciolto il consiglio comunale: D’Aprano è infatti uno dei due dirigenti a tempo determinato nominati dall’ex sindaco Angelo Casto insieme alla dottoressa Margherita Camarda attuale responsabile dell’Area servizi sociali. Di recente i due dirigenti erano finiti nel mirino della ex opposizione che in consiglio comunale aveva chiesto la loro “testa”. Una richiesta che il Commissario Strati non aveva tenuto in considerazione rinnovando la fiducia ad entrambi. E ora tocca ancora al dottor Strati chiarire la vicenda che vede coinvolto suo malgrado Luigi D’Aprano. Che è molto seria e delicata.