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Querelle quote rosa, il Pd torna all’attacco

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Resta in auge il caso quote rosa all’interno della Giunta comunale guidata da Candido De Angelis: dopo le dimissioni di Giulia Molinari, in base alla normativa di riferimento circa la equa presenza in Giunta di uomini e donne, per l’amministrazione comunale si è aperto il dilemma sui numeri degli assessori di sesso maschile e quelli di sesso femminile. Un problema, sollevato dal Pd, di non poco conto che però sembra non preoccupare affatto il sindaco: sicuro di sé stesso e degli atti amministrativi, De Angelis ha detto a chiare lettere che in caso di bocciatura del suo operato da parte della Prefetta è pronto a dimettersi. A dare nuovamente gioco alle polveri dopo il consesso civico di venerdì è ancora la consigliera Lina Giannino del Partito democratico. “Dopo le dimissioni dell’ottavo assessore, la giunta di Anzio non vede ancora rappresentato al suo interno il 40% delle quote rosa previste dal decreto Delrio 56/2014 art.1 comma 137, correndo per questo il rischio di vedersi annullare le delibere approvate al suo interno (compresa la delibera di 82.ooo euro per l’estate anziate). Nonostante siano state fatte due interrogazioni in Consiglio Comunale e una richiesta di chiarimenti al Prefetto, il Sindaco non cede sull’attuazione di tale norma legislativa, ma dichiara ,quasi in tono di sfida,che si il Prefetto gli darà torto si dimetterà.

In attesa delle sue dimissioni, intanto, De Angelis usa la stessa Legge Delrio per incrementare il proprio stipendio e quello dei suoi assessori compreso Vice sindaco e Presidente del vonsiglio. A questo punto la domanda sorge spontanea:” Come mai la stessa legge applicata ad personam trova la sua validità mentre viene ignorata per il rispetto delle regole?