Avevano escogitato un sistema che gli aveva consentito di non pagare debiti per oltre 40 mila euro, bancando titoli alla Bnl che poi non venivano pagati. La banca riceveva poi atti notori falsi attestanti la ricezione delle somme dovute e la loro relativa estinzione. Un sistema che ha funzionato finché un titolare della BNL dell’Agenzia di Ciampino, all’esame di uno degli atti notori ricevuti riportanti le effigie del comune di Anzio, chiamava la Polizia Locale. È stata quest’ultima diretta dal dirigente Sergio Ierace a sventare la truffa all’istituto bancario di Nettuno e a procedere nei confronti di due cittadini romani, A.E. una donna di 50 anni titolare di una società a responsabilità llimitata operante nel settore dei combustibili ed un uomo C.G. di 55 suo complice. Entrambi sono risultati debitori di altre sei società.
“Il sistema era semplice – spiega Ierace – i fornitori venivano pagati con titoli che successivamente, una volta bancati dai predetti per ottenere le somme spettanti, non venivano pagati dalla banca che nel contempo riceveva atti notori falsi, attestanti la ricezione delle somme dovute e la loro relativa estinzione. Tutto sembrava funzionare sin quando un titolare della BNL dell’Agenzia di Ciampino, all’esame di uno degli atti notori ricevuti riportanti le effigie del comune di Anzio, ci chiamava”. Recependo i fatti, la Polizia locale ha eseguito verifiche sul documento, accertando la falsità della dichiarazione. I caschi bianchi di Vicolo dei Fabbri, unitamente alla Polizia Locale di Ciampino, hanno cosi acquisito non solo l’atto riportante le effigie del comune di Anzio ma anche altri cinque documenti riportanti le effigie del comune di Roma, anch’essi risultati subito dalle loro fattezze palesemente falsi.
Di fatto il documento che appariva riconducibile al comune di Anzio riportava un timbro a secco di ufficio diverso da quello preposto a tali atti, mentre le altre dichiarazioni riportavano un timbro a secco del comune di Roma, precisamente del XVII Municipio, sito non più esistente essendo stato abolito a Roma nel 2013. Fatti questi che non lasciavano dubbi circa la falsa formazione degli atti rinvenuti che venivano subito acquisiti.
Ascoltati tutti i titolari delle aziende creditrici della Società dei due truffatori, confermavano la falsità delle firme apposte sulle dichiarazioni nonché la non corresponsione delle somme dovute.
Grazie al pronto intervento eseguito dalla Polizia Locale i due truffatori, sebbene avessero escogitato la strategia descritta, non sono riusciti nell’intento criminoso di procurarsi l’ingiusto profitto, consistente nel non pagamento dei titoli bancari trattati sulll’Agenzia BNL di Ciampino, rilasciati a copertura dei crediti contratti con i predetti ignari fornitori.
La Polizia Locale non esclude il coinvolgimento di altri soggetti nonché la possibilità che tale sistema sia stato utilizzato presso altri istituti; prosegue perciò l’attività investigativa a tutto campo.