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Chiusura del “Masin”, il comune di Nettuno spiega la decisione

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“Un atto dovuto per la sicurezza dei ragazzi”

A dieci giorni dalla chiusura dello stadio di calcio “Masin”, l’amministrazione comunale di Nettuno spiega finalmente in una nota i motivi – legati all’inagibilità dell’impianto – della decisione che ha causato una vera e propria insurrezione dei dirigenti e dei 130 atleti della società Olimpia Atletica Nettuno che utilizzavano la pista dell’impianto per gli allenamenti.

“La decisione di chiusura del Centro Sportivo “Celestino Masin” – spiega il Comune – è un atto dovuto nei confronti della collettività seppure si configura come una difficile decisione che l’Amministrazione ha dovuto necessariamente prendere tenuto conto delle condizioni dell’impianto ormai privo delle più basilari norme di sicurezza dopo 30 anni di totale abbandono e disinteresse. E’ per tali motivi che siamo dovuti intervenire al fine di porre rimedio a una situazione difficile ed emergenziale. Al tempo stesso – continua la nota – assicuriamo e sottolineiamo che stiamo provvedendo a porre in essere tutti gli accertamenti tecnici del caso per assicurare un sufficiente, regolare e sicuro utilizzo della struttura quanto prima poiché il centro sportivo Masin, impianto a gestione Comunale, è un bene di tutti i cittadini ed è nostra priorità poter metterlo di nuovo a disposizione di tutti gli sportivi”.

“Ad ora – continua la nota – vogliamo invece fermamente evitare che i nostri ragazzi si allenino su aree inagibili poiché i troppi anni di incuria lo hanno ridotto in uno stato di semi abbandono sia nelle infrastrutture che nei servizi. A fronte di ciò – pur comprendendo i disagi che la chiusura può configurare – riteniamo che la decisione di chiuderlo sia stata un atto di coraggio e di enorme responsabilità che forse sono stati rimandati per troppo tempo. Le polemiche organizzate non ci appartengono né mai cavalcheremo situazioni del genere poiché non è nel nostro stile. Abbiamo a cuore ogni particolare del patrimonio cittadino ed il Centro Sportivo Masin è, per la storia che ha, uno di questi”.

“Non facciamo né mai faremo politica con lo sport – conclude la nota del comune di Nettuno – che è valore assoluto di aggregazione e prevenzione sociale, bene universale di crescita del singolo e della comunità.
Proprio con tali intenzioni e per proteggere il presente e il futuro di chi frequenta l’impianto, non tralasceremo ogni precauzione e regola a tutela della salute ed incolumità dei nostri figli che passa inevitabilmente anche attraverso l’idoneità e l’agibilità dei luoghi dove si praticano discipline sportive le cui condizioni di degrado già anni fa le stesse famiglie avevano messo in luce chiedendo interventi risolutivi. Noi non improvvisiamo e questo ci richiede un tempo di azione e intervento finalizzati a restituire il centro “Celestino Masin” alla città e a quanti già lo frequentano”.

Un’emergenza, quella del “Masin” che coinvolge anche il Nettuno calcio che fino allo scorso anno ha giocato le partite del campionato di Promozione.