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Anzio, ordinanza di precauzione annullata e effetto domino anche sugli altri impianti

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Con la sentenza del Tar sfavorevole al Comune, si attende un effetto cascata anche sull’altro ricorso per costruire una centrale biometano. Il Sindaco Bruschini: “Vedremo, nei prossimi giorni, quale iniziativa intraprendere ma sento un silenzio assordante sulla mega discarica a confine con i nostri territori”

Sono preoccupati i residenti del triangolo Sacida, Padiglione, Lavinio dopo la decisione del Tar del Lazio di accogliere il ricorso promosso da EcoTransport e annullare, per conseguenza, l’ordinanza di precauzione firmata il 6 marzo dal sindaco di Anzio. Un provvedimento finalizzato ad impedire la realizzazione di nuovi impianti di rifiuti e, contemporaneamente, bloccare gli iter autorizzativi in corso per le società che avevano già presentato richieste. Ma che, a quanto pare, non ha convinto i giudici del Tar che il 3 maggio scorso – ma la sentenza è stata pubblicata solo ieri – hanno deciso di annullarlo. Preoccupazione, dicevamo, sta serpeggiando tra i residenti dei tre quartieri anche perché è ormai chiaro a tutti che la revoca dell’ordinanza di precauzione avrà comunque un effetto a cascata anche sull’altro ricorso proposto da Anziobiowaste che ha già ottenuto l’autorizzazione dalla Regione Lazio – con quel sì anche del comune di Anzio rilasciato nel 2012 – di costruire una centrale biometano in via della Spadellata. Insomma la sentenza del Tribunale amministrativo regionale dà ragione anche alla seconda ditta e, quindi, il via libera all’inizio dei lavori, impossibile non comprenderlo.

Sulla scorta degli impegni assunti con i cittadini, sebbene abbia più volte ribadito di non essere contrario agli impianti per la chiusura del ciclo dei rifiuti, è oggi il sindaco a rispondere ai quesiti: “Nei prossimi giorni provvederemo a decidere quale eventuale iniziativa, processuale o amministrativa, intraprendere rispetto alla sentenza del Tar del Lazio sull’ordinanza di precauzione adottata, assumendomene in prima persona tutte le responsabilità, per andare incontro alle richieste di diversi cittadini del quartiere Sacida“. L’ipotesi perseguibile potrebbe essere una nuova ordinanza oppure un appello al Consiglio di Stato, dopo che il Tar ha annullato il primo provvedimento. Luciano Bruschini, però, oltre ad impegnarsi verso i cittadini annunciando nuovi provvedimenti, ne approfitta anche per rispondere ai recenti attacchi che fanno perno proprio sulla vicenda delle biogas: “Con le forti sollecitazioni all’apertura di una mega discarica in località La Gogna, a confine con i nostri territori, per smaltire, da noi, i rifiuti della Capitale e le conseguenze ambientali, sociali e soprattutto economiche, per tante aziende agricole e per il turismo locale, causate dall’emergenza ambientale di Pomezia, continuare a sparlare di Anzio lo trovo poco rispettoso nei confronti dell’intelligenza dei cittadini. Su questa vicenda c’è un silenzio assordante. Una classe politica responsabile – conclude il Sindaco Bruschini – deve porsi il problema di chiudere il ciclo dei rifiuti, nel rispetto dell’ambiente e soprattutto della salute delle persone, evitando di sollecitare atti che potrebbero recare seri danni ambientali sul nostro territorio“.