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Anzio, il sindaco Bruschini si commuove ricordando Mario Battistini

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E’ stato sicuramente il momento più toccante delle celebrazioni del 25 aprile ad Anzio. Il sindaco Luciano Bruschini, dopo aver scoperto una targa in ricordo di Mario Battistini sul muro della casa natale in via Padre Lombardi, ha ricordato la figura del soldato italiano e antifascista deportato per due anni in un campo di concentramento tedesco vicino Berlino. Momenti di commozione che hanno coinvolto anche le figlie Nives e Grazia, i nipoti e i pronipoti di Mario.

IMG-20170425-WA0005 IMG-20170425-WA0004Toccanti sono state le parole del sindaco: “Oggi 25 aprile, Festa della Liberazione – ha detto Bruschini – vogliamo innanzitutto ricordare il nostro amato concittadino, partigiano della memoria storica, Mario Battistini, che ci guarda da lassù. Ciao Mario, oggi è la tua giornata… la Città di Anzio ti ricorda, per sempre, con la stele che abbiamo scoperto, poco fa, insieme alle tue figlie Grazia e Nives, presso la tua casa nativa. Il messaggio sulla stele – ha aggiunto il sindaco – e’ il ricordo di Mario e, aggiungo io, di tutti i deportati nei campi di concentramento; si tratta di sacrifici estremi e sofferenze che tutti noi abbiamo il dovere di ricordare i nostri figli ed ai nostri nipoti, affinché mantengano sempre viva la memoria sulle atrocità della guerra e su quello che siamo stati. Non dimentichiamo mai il vento di libertà che soffiò il 25 aprile 1945″
Questo il testo riportato sulla stele di via Padre Lombardi:
Mario Battistini: Medaglia d’Onore, deportato ed internato nei lager nazisti, partigiano della memoria storica, ha dato il suo appassionato contributo alla storia sociale e politica della sua amata Anzio, a difesa dei valori della democrazia, della libertà e del lavoro“.

2 COMMENTI

  1. La cosa che mi ha colpito in occasione della ricorrenza della liberazione, e stata l’assenza dei protagonisti della liberazione: gli anglo americani che sono invece rappresentati in numero di cinquemila croci nel sacrario americano di Nettuno e altre migliaia nel cimitero inglese sulla Nettunense.
    Mi sfugge l’atto di alto eroismo compiuto da Mario Battistini tale da giustificare lapide e cerimonia.
    È stato una vittima, non tanto abile da sottrarsi alla cattura e comunque torno a casa sano e salvo.
    E morto tranquillamente nel suo letto ad Anzio in età avanzata.
    Cerimonia del tutto anomala e ingiustificabile.