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Anzio in lutto per la morte del 18enne Carlo Sannino

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Incredulità e dolore per la tragica scomparsa del giovanissimo, amante del sollevamento peso e del powerlifting. Il ricordo degli amici: “Un ragazzo buono, generoso, positivo, un amico su cui contare sempre. La vita è così ingiusta”

Sconvolta. Così si è svegliata la città di Anzio questa mattina quando la notizia del tragico incidente di ieri sera è apparsa sugli smartphone di tutti. A perdere la vita è stato Carlo Sannino, 18 anni, una giovane vita e un milione di sogni che è stata purtroppo stroncata sulla curva di Santa Teresa, sulla Nettunense. Il giovanissimo, che aveva preso la patente da poco, ieri sera intorno alle 22.30 era uscito di casa con gli amici diretto ad Anzio centro. Due le auto, sulle quali viaggiava un gruppetto di ragazzi: avevano deciso di trascorrere una serata in compagnia, a ridere, parlare. Una serata come tante. Che invece si è trasformata in tragedia.

Dal comando dei Carabinieri, che sta eseguendo i rilievi, otre all’ufficialità sul nome del ragazzo, fanno sapere che una delle auto – la Matiz sulla quale viaggiava Carlo – proveniente da Lavinio e diretta ad Anzio, per cause che sono in corso di accertamento ha impattato contro il new jersey situato sulla curva di Santa Teresa, poco dopo il cimitero. Un impatto forte che ha fatto carambolare l’autovettura che ha poi finito la sua corsa sulla corsia opposta a quella di marcia. Il giovanissimo è morto sul colpo. Gli altri due, dopo l’allarme degli automobilisti, sono stati estratti dall’auto dai vigili del fuoco intervenuti sul posto e dai sanitari del 118. Per uno dei due si è reso necessario il trasferimento al San Camillo di Roma dove i medici stanno tentando di ridurre un ematoma alla testa; l’altro ragazzo si trova invece ancora al Pronto soccorso di Anzio in discrete condizioni di salute. Sotto choc gli altri amici che non avendo visto arrivare i compagni, sono tornati indietro e hanno visto la Matiz capovolta.

Sul profilo del diciottenne, che frequentava l’Istituto agrario a Latina, tanti, tantissimi i messaggi degli amici. “Non riesco a credere a quello che leggo. Una notizia terribile che mi fa uscire lacrime di dolore mentre scrivo. Te ne sei andato stanotte, in un terribile incidente. I tuoi 18 anni, l’amore per lo sport, gli studi, la tua positività il tuo sorriso… ecco io ti ricorderò così“. “Una delle persone più buone che io conosca è volata in cielo, troppo presto. Carlo era gioia, bontà, simpatia, dolcezza, serietà, determinazione e per questo lo ritenevo un grande amico, uno su cui contare sempre. Che dire Carlè la vita è troppo ingiusta per scrivere una frase che la rappresenti,non ci sono parole,ci sono solo bei ricordi che sottolineano la persona fantastica che eri e se tutti adesso ti pensano o piangono per te, è perché eri importante nella loro vita”.

E ancora messaggi dal mondo dello sport, dagli amici della N.B.B.U.I (Natural Body Builder’s Union International) di cui Carlo – sollevatore di pesi e amante del powerlifting a livello agonistico – faceva parte: “Un ragazzo pieno di vita, un atleta strepitoso ci ha lasciato in un incidente stradale.Tutta la N.B.B.U.I.porge le più sentite condoglianze alla famiglia. Siamo increduli e sconvolti da questa notizia. Ciao Carletto”.

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