Quando, due anni fa, venne sospesa dal servizio dall’allora segretario comunale Pompeo Savarino dopo la condanna in primo grado nell’inchiesta sui Servizi sociali, a favore della dottoressa Angela Santaniello – all’epoca dei fatti dirigente dell’Area servizi sociali – si costituì un forte movimento di solidarietà della politica e dei garantisti ad orologeria. Una solidarietà trasversale, da destra a sinistra, con comunicati stampa, critiche verso il segretario che l’aveva sospesa, ordini del giorno, dibattiti in consiglio comunale. Dopo quasi tre anni – se si fa eccezione del comunicato di circostanza del sindaco Luciano Bruschini e di una nota del consigliere comunale Marco Maranesi – la stessa politica fa finta di niente e si volta dall’altra parte. Finito il calvario giudiziario, la stessa politica avrebbe dovuto esprimere tutta la solidarietà e dare il bentornato alla Santaniello anche perché con l’assoluzione con formula piena nel processo di Appello, è uscito pulito anche il comune di Anzio e, in particolare, l’Area Servizi sociali coinvolta l’inchiesta sulle proroghe degli appalti. E invece nessun pubblico “bentornato” è arrivato alla dirigente; anzi in queste ore si percepisce il fastidio e il timore di parte della politica e della dirigenza comunale di vederla tornare al suo posto all’Area servizi alla persona che, come abbiamo già scritto ieri, è stata “alleggerita” dalla competenza della Stazione appaltante Anzio-Ardea che dovrà gestire l’appalto rifiuti da cinquanta milioni di euro al comune di Ardea. Ci auguriamo che in privato siano arrivati attestati di stima alla dottoressa Santaniello, perché, sulla sua assoluzione, i social e gli uffici stampa di partiti e consiglieri hanno taciuto preferendo girarsi dall’altra parte.
Accedi
Benvenuto! Accedi al tuo profilo
Hai dimenticato la tua password?
Privacy Policy
Password recovery
Recupera la tua password
Ti abbiamo inviato una password via email