Per la prima volta in 11 anni il Rugby Anzio Club riesce ad accedere ai play off per la promozione in serie B. Lo fa vincendo l’ultima partita della prima fase del campionato nazionale di serie C1 contro il Roma Urbe, ultima in classifica, al termine di un match molto combattuto. Serviva infatti un successo per conquistare matematicamente il terzo posto ed è arrivato, per 16 a 7 davvero importante. Si tratta di un enorme traguardo per la società anziate, che chiude il cerchio di un lungo lavoro iniziato nel 2005 e coronato con il Primo XV nell’elite del rugby laziale e con un settore giovanile di primissimo livello, come pochi altri in regione, rappresentato in tutte le categorie federali. Dopo un’iniziale pressione dei capitolini respinta efficacemente, l’Anzio alla prima vera incursione nella metà campo avversaria ha fatto valere la grande qualità del suo gioco sui tre-quarti: un’azione nata da mischia chiusa infatti ha fatto involare Santarcangelo che ha offerto a Marcoccio l’assist per schiacciare al 12° la prima meta della partita, non trasformata. Da lì il match era equilibrato, sino perlomeno alle ultime battute della prima frazione. Dopo una punizione fallita al 35°, l’Anzio ha attaccato ancora e dopo una mischia ai 5 metri Santarcangelo andava a schiacciare in meta per il 10 a 0 con il quale si chiudeva il primo tempo. Nelle prime battute del secondo l’Anzio sembrava chiudere il match. Un piazzato ad inizio ripresa portava il parziale sul 13 a 0, ma nel giro di un minuto la situazione si è complicata. Poco dopo, da una punizione da posizione favorevole giocata velocemente alla mano arrivavano nell’ordine un’espulsione per fallo di reazione e la meta del Roma Urbe trasformata. Di fatto da un possibile 16 a 0 si era passati al contrario al 13 a 7, sotto di un uomo con 25 minuti ancora da giocare. E’ stato lì che i biancazzurri hanno stretto ulteriormente le maglie della difesa, riuscendo a gestire in maniera più saggia il possesso e anzi incrementando il vantaggio al 21° con un altro piazzato di Santarcangelo per il 16 a 7 conclusivo. Il fischio finale liberatorio dava il via ai festeggiamenti in campo e sugli spalti, per i giocatori e per lo sparuto gruppo di tifosi che ha seguito la squadra al Paolo Rosi di Roma.