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Grotte, Salvini: “Reo di amare Anzio”. E le famiglie fanno il pic-nic con la fornacella

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E’ stato accompagnato in caserma poco fa Pietro Salvini, l’ex presidente dell’Anzio Calcio che, da tempo, si preoccupa – seppure senza autorizzazione – di tener pulita l’area archeologica delle Grotte di Nerone. Proprio per questo suo personale impegno, l’uomo è stato fermato questa mattina prima dai vigili, poi dalla Polizia e infine dai Carabinieri davanti al ponte in calcestruzzo, dove a suo dire era intento a raccogliere immondizie e oggetti vari lasciati abbandonati nell’area intitolata a Nerone. “Sono venuti tutti da stamattina – ci spiega mentre è ancora seduto sulla sdraietta fronte ruderi – e a tutti ho spiegato la stessa cosa: sono anni che tengo pulita quest’area, lasciata abbandonata dalle istituzioni e sono stato accusato di stare scavando qui, per chissà quale ragione! Quando il mio unico reato è quello di amare Anzio; non mi hanno fatto nessun verbale, ma cosa potevano contestarmi? Non hanno un guardiano, ci sono solo io che controllo e pulisco”. A mente richiama un articolo di legge e respinge le accuse di chi stamattina aveva chiamato le forze dell’ordine dopo averlo visto con la pala in mano. Mentre mostra gli “attrezzi” da lavoro (bustoni, guanti, pala e rastrello) su invito dei militari dell’Arma, alla fine, a malincuore, si alza e li segue alla Compagnia di Anzio Colonia dove dovrà ora chiarire la sua posizione.

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Intanto su facebook è partito un vero e proprio dibattito sul caso, tra chi difende l’operato di Salvini e si dice pronto a rendere dichiarazioni nelle sedi opportune e chi, invece, ha accolto di buon grado l’allontanamento dell’uomo dall’area dei ruderi. Al di là della considerazione che Salvini è senza dubbio in buona fede ma non è autorizzato, tutto ancora una volta è da ricondurre al silenzio da parte dell’Amministrazione comunale che non interviene concretamente a difesa di quel rimane del patrimonio bimillenario di Anzio. E, ancora una volta, consente che quella Anzio che fu venga deturpata dai soliti incivili che continuano a sporcare, a bivaccare e a trasformare le Grotte in un sito per pic-nic. Mentre Salvini andava via a spiegare perché armato di pala voleva pulire le Grotte, poco più avanti una famigliola aveva steso gli asciugamani sui resti neroniani e, incredibilmente, aveva acceso una fornacella. Sole, mare, panorama e… spiedini di carne sui ruderi! Se questa è Anzio…