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Acqualatina, Bernardone e Lo Fazio all’attacco: “Basta distacchi selvaggi”

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Si torna a parlare di Acqualatina, di riappropriazione delle quote pubbliche e dell’assenza del Comune all’ultima Conferenza dei servizi dell’Ato 4 ad Anzio. A presentare una interrogazione urgente e a chiedere di trasformarla in mozione durante il prossimo consiglio comunale sono dove i consiglieri di opposizione Ivano Bernardone e Maria Teresa Lo Fazio. “L’impegno a promuovere e perseguire il superamento della gestione Acqualatina in coerenza con le determinazioni del Consiglio Comunale è stato assunto in compagna elettorale da tutti i candidati sindaci partecipanti e quindi da tutte le forze politiche ora rappresentate in consiglio – si legge nel testo firmato dal Pd anziate – come segnalato dagli scriventi in precedenti dibattiti ed interrogazioni è ormai consolidata e diffusa da parte del gestore idrico la pratica del distacco delle utenze per morosità ovvero alla riduzione del flusso idrico che, non consentendo l’approvvigionamento del minimo vitale garantito (50 lt), si configura anch’esso di fatto come un distacco. Da tempo i nostri cittadini lamentato la pratica ricattatoria dei distacchi selvaggi utilizzata come strumento di contrasto alla morosità. I distacchi, decisi in modo unilaterale dal gestore senza attendere il giudizio di un giudice in caso di reclamo, sono in palese contrasto con il principio generale che stabilisce “l’inviolabilità del diritto all’acqua quale fonte di vita”, un principio sancito dalla risoluzione ONU GA/10967 del 28.07.2010, dall’art. 2 della Costituzione Italiana ed ulteriormente ribadito dal voto refenderario del 12 e 13 giugno 2011“. Ma non è tutto. Lo stesso Bernardone, nel 2013, presentò un’interrogazione al Sindaco con la quale nell’ambito della ricognizione delle rate di ammortamento di mutui che Acqualatina deve rimborsare al Comune di Anzio, emerse una morosità dellEnte idrico che si protrae dal 2006 e che nel 2013 ammontava a circa 2 milioni di euro. “L’11 ottobre si è tenuta la conferenza dei sindaci dell’ATO 4 con all’ordine del giorno alcuni punti di cruciale interesse – scrivono i consiglieri – alla quale non hanno partecipato ben 11 sindaci di centrodestra tra cui anche quello di Anzio. Vogliamo sapere, oggi, se l’amministrazione anziate intende agire con coerenza rispetto agli obiettivi dichiarati e agli impegni assunti con i cittadini in campagna elettorale e per quali ragioni quindi non ha votato i provvedimenti assunti dalla Conferenza dei Sindaci”. Nello stesso atto si chiede di conoscere la situazione debitoria di Acqualatina nei confronti del Comune e quali atti l’amministrazione ha compiuto e concluso dal 2013 ad oggi per la restituzione delle rate di muto dovute.