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Nettuno, anche quest’anno fortemente inquinata la foce del canale Loricina. Stamattina l’intervento di Legambiente

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Per il quinto anno consecutivo sono stati registrati livelli di inquinamento elevati alla foce del canale Loricina: l’intervento di Legambiente

Sono cinque anni ormai che Goletta Verde, la storica imbarcazione ambientalista, monitora la foce del canale Loricina di Nettuno evidenziando un carico inquinante eccessivo che si riversa in mare. Sulla spiaggia, peraltro, fino a ieri non esistevano cartelli informativi a tutela dei bagnanti che – nonostante la zona sia interdetta alla balneazione da parte delle autorità competenti – pure affollano la spiaggia, vista anche la presenza di stabilimenti balneari. Per questo i volontari di Legambiente, nonostante la Goletta non si sia potuta fermare a causa del mare mosso, hanno effettuato oggi un blitz sul punto incriminato, esponendo uno striscione con su scritto “Che vergogna”, informando i bagnanti sui potenziali rischi dell’area a ridosso del canale. L’associazione chiede di dare via a un monitoraggio lungo il canale per individuare le cause di tale inquinamento, di intesa con i comuni dell’entroterra interessati dal corso d’acqua.

“Anche quest’anno il campionamento effettuato dai tecnici di Goletta Verde restituisce un giudizio di “fortemente inquinato” che evidenzia gravi carenze del sistema depurativo o la presenza di scarichi abusivi che arrivano in mare attraverso il canale Loricina – commenta il presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi – Denunciamo da tempo questa situazione e finalmente a quanto pare un primo piccolo risultato questa mattina lo abbiamo raggiunto, visto che sono comparsi i cartelli, obbligatori per legge, di divieto di balneazione di cui non c’era traccia prima. Riteniamo fondamentale che il nuovo sindaco avvii anche un monitoraggio costante lungo il canale per individuare le cause di tale inquinamento, di intesa con i comuni dell’entroterra interessati dal corso d’acqua, coinvolgendo tutte le parti in causa, compresi gli stabilimenti balneari”.

“In attesa che gli enti preposti si attivino per risolvere quella è che diventata una vera vergogna del litorale laziale, i cittadini continuano a navigare in un mare di disinformazione – ha affermato invece Serena Carpentieri, responsabile di Goletta Verde –  Il Portale delle Acque del Ministero della Salute, che dovrebbe mettere in rete tutte le informazioni relative alla balneazione ed essere uno strumento essenziale per i cittadini, continua a presentare anche nel caso specifico di Nettuno, così come tanti altri sparsi per l’Italia, informazioni poco chiare e contraddittorie”.

Il prelievo a Nettuno è stato eseguito dai tecnici di Goletta Verde venerdì 17 giugno. I parametri indagati sono microbiologici ed è stato giudicato “fortemente inquinato” per aver superato più del doppio i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010).