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Porto di Anzio, bando entro fine giugno

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Bruschini e Marconi d’accordo nel procedere velocemente con la gara per i lavori nel bacino portuale esistente

E’ stato un incontro informale quello tra Renato Marconi, proprietario della Marinedì, socio di minoranza della Capo d’Anzio, e il sindaco Luciano Bruschini, ancora convalescente dopo un’operazione. Marconi, accompagnato anche dal presidente della società a maggioranza pubblica Alessio Ciro Mauro, e dal consigliere Antonio Bufalari, ha voluto fare visita al Sindaco e con l’occasione si è parlato anche del porto, come d’altronde era inevitabile. “E’ stata una visita informale – ha detto Mauro – ma ne è emersa una completa unità di vedute fra Bruschini e Marconi sulla necessità di procedere all’avvio del bando in tempi brevi”. Mauro ha confermato che la redazione del bando di gara è in corso: giovedì 26 maggio a Roma c’è stato un primo incontro di carattere tecnico, venerdì 3 giugno ne è previsto un altro per approfondire le tematiche di carattere normativo, vista la recente pubblicazione del nuovo codice degli appalti. “Contiamo di arrivare alla presentazione del bando per fine giugno – continua il presidente della Capo d’Anzio – Per quella data speriamo di avere anche l’ok dal Ministero dell’Ambiente sull’ottemperanza alla Via (Valutazione d’impatto ambientale, ndr) del progetto esecutivo riguardante i lavori che andranno a gara, ovvero quelli relativi al bacino attuale e che prevedono la realizzazione di circa trecento posti barca. La richiesta è stata fatta prima del mio insediamento, quindi è probabile che per fine giugno avremo la risposta”. A questo punto al Capo d’Anzio concentrerà le forze sul bando di gara, rinunciando ai lavori di sistemazione delle banchine attuali. “Preferiamo concentrare le nostre energie sul bando di gara, dato che contiamo di presentarlo per fine giugno pensiamo di rinunciare a effettuare interventi importanti nei prossimi giorni – conclude Mauro – L’attività di ormeggio è comunque garantita, finora la Capo d’Anzio ha siglato oltre duecento contratti. Diverso il discorso riguardante lo splash down, l’idea è quella di abbatterlo in tempi brevi se riusciremo ad avere la possibilità di pagare l’intervento in maniera dilazionata. Demolirlo sarebbe molto importante per l’immagine del bacino portuale e della città di Anzio”.