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Gli puntano una pistola e gli rubano l’auto, presi grazie al geolocalizzatore dell’Ipad

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Era arrivato in anticipo ad un appuntamento di lavoro e aveva deciso di andare a guardare il mare per rilassarsi un po’ quando si è visto puntare una pistola in bocca. Attimi di terrore che gli hanno fatto temere per la propria vita, finché l’uomo che lo teneva sotto il tiro gli ha urlato di scendere dall’auto fuggendo a velocità elevata. La brutta avventura che per fortuna si è conclusa solo con un grande spavento e la rapina dell’auto che aveva noleggiato, una Golf nuova serie del tablet – successivamente rintracciato grazie al geolocalizzatore contenuto all’interno – e del telefono cellulare che erano all’interno, è capitata ieri mattina ad un uomo di 50 anni dei Castelli romani, un rappresentante di condizionatori e vasche idromassaggi che aveva fissato un incontro di lavoro in un negozio di Anzio Colonia per le 10.

Essendo arrivato presto, il rappresentante ha deciso di fermarsi a guardare il mare e ha scelto il Lungomare delle Sirene, nei pressi dell’Hotel Succi. Appena pochi minuti e ha visto accostare una Peugeut bianca con due uomini a bordo; uno di questo è sceso si è avvicinato e gli ha puntato la pistola, intimandogli di scendere immediatamente. All’uomo non è rimasto altro che eseguire l’ordine e veder scappare i due uomini, uno dei quali a bordo della sua Golf, a tutta velocità. Fortunatamente in tasca aveva un altro telefono con il quale ha chiamato i soccorsi e la Polizia. Immediato l’arrivo di una volante del Commissariato che si è subito messa sulle tracce dei due, rintracciati pochissimo dopo a Lavinio grazie al sistema di geolocalizzazione contenuto nel tablet del malcapitato. Il cinquantanne, infatti, andato in Commissariato per sporgere denuncia ha attivato l’applicazione per localizzare lo strumento tecnologico; molti gli spostamenti compiuti al termine dei quali le squadre volante e investigativa, dirette dal dirigente Antongiulio Cassandra, hanno rintracciato i due uomini, a bordo della Peugeot e li hanno fermati: Nella macchina c’era l’Ipad e il telefono cellulare della vittima; nessuna traccia, invece, della Golf rubata poco prima. Anche attraverso il foto segnalamento dei due, riconosciuti dal rappresentante, i rapinatori sono stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata in concorso; in manette sono finiti un albanese di 35 anni residente allo Zodiaco, già sottoposto all’obbligo di firma per un arresto per spaccio di droga, e un cittadino di origini bulgare, 36 anni, anche lui residente a Lavinio.