Legalità, rispetto delle regole e educazione. Queste le parole chiave sulle quali si è basata l’organizzazione della manifestazione di chiusura della Settimana della Legalità all’istituto comprensivo Anzio IV che stamattina ha commemorato la strage di Capaci che è costata la vita a Giovanni Falcone, a sua moglie e tre uomini della scorta. Doveva essere un momento di dialogo, ma anche di silenzio che, purtroppo, non c’è stato vanificando l’impegno profuso nel promuovere la cerimonia, che tra l’altro, ha definitivamente intitolato il comprensivo alla memoria del magistrato. E che ha visto, tra gli altri, la partecipazione di due rappresentanti della Magistratura: Mariella Roberti, presidente della sezione penale del Tribunale di Velletri e Raffaello Sestini, magistrato del Consiglio di Stato, oltre che quella del segretario comunale, responsabile dell’Anticorruzione Pompeo Savarino. Belli e toccanti  i lavori – cartelloni, frasi e monologhi presentati dai bambini della primaria e da alcune classi della secondaria; poi il resto della mattinata si è trasformata in una due ore di monito. Lanciato, in continuazione, dai relatori verso gli studenti più grandi, quelli seduti in fondo alla palestra. Vane le richieste di collaborazione, tanto che i relatori hanno dovuto, più volte, interrompere gli interventi e spiegare ai ragazzi che la legalità inizia proprio a scuola, con il rispetto delle regole e l’educazione. Un vero peccato, visto che la commemorazione era dedicata  a Falcone e a tutte le vittime di mafia che hanno fatto della legalità il proprio cavallo di battaglia. “Non servono a nulla le regola imposte dall’alto se poi non vengono rispettate – ha affermato Raffaello Sestini che prima di andar via ha regalato una copia della Costituzione italiana a tutte le classi intervenute – essenziale diventa allora educare alla legalità, alla responsabilità e al rispetto verso chi ci sta vicino”. Ha dovuto concludere in fretta il suo intervento anche Mariella Roberti: “E’ antipatico, non fatemi fare il mio lavoro di giudice anche qui!”.  Soddisfazione, invece, è stata espressa dai relatori per la compostezza e la preparazione dei bambini più piccoli, quelli della primarie, che per la prima volta quest’anno sono stati invitati a partecipare alla manifestazione dedicata a Falcone. legalità2

Dura, forse anche troppo, al termine della cerimonia, l’assessore Nolfi: “E’ stato un comportamento inqualificabile quello tenuto oggi da alcuni docenti che, insieme alle loro classi della scuola media, hanno disturbato in continuazione lo svolgimento della manifestazione non consentendo, di fatto, a due Magistrati dello Stato ed al Responsabile dell’Anticorruzione del Comune di effettuare gli interventi. Mi sono scusata con gli ospiti presenti e credo che diversi docenti dovrebbero andare loro a lezione di cittadinanza per essere in grado, successivamente, di trasmettere messaggi positivi ai nostri ragazzi. Vorrei ringraziare, invece, tutti gli alunni della primaria di Villa Claudia, Severiano e Miglioramento, insieme alle loro eccezionali insegnanti, per la partecipazione e l’educazione dimostrata durante l’intero svolgimento dei lavori. Sono bambini tra gli otto ed i dieci anni che hanno presentato elaborati che mi hanno commosso!“. Al termine della manifestazione di oggi l’assessore e il dirigente hanno comunicato poi che è intenzione dedicare anche gli altri plessi alla memoria di altri eroi, vittime di mafie: così la scuola di Villa Claudia sarà intitolata a Paolo Borsellino, quella di Miglioramento al genere la Dalla Chiesa e Severiano a Don Puglisi. Insomma doveva essere un bel momento di festa, emozionante vedere tutte le istituzioni della scuola, Comune, forze dell’ordine e Magistratura parlare con gli studenti. “Mi rendo conto che è impopolare per un politico dire la verità – conclude, durissima la Nolfi – ma è un mio preciso dovere anche per rendere merito a chi, questa mattina, ha onorato questa importantissima manifestazione“.