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Biogas, il “caso” approda in Parlamento

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Approda in Parlamento la vicenda biogas di Anzio; un’ora fa circa, infatti, il deputato Federico Fauttilli, del gruppo Democrazia Solidale e Centro democratico, ha presentato una interrogazione per conoscere quali iniziative siano state previste per “promuovere verifiche in ordine ai rischi per la salute e per l’ambiente, con riferimento ad un progetto per la realizzazione di una centrale destinata al trattamento di rifiuti e alla produzione di gas metano nel comune di Anzio, precisamente in località Padiglione“. Durante l’intervento sono state sottolineate le criticità già messe in evidenza dai comitati no biogas: non solo la scuola e il centro urbano, ma anche la vicinanza con il sito di Interesse Comunitario noto come macchia della Spadellata e annesso fosso Anastasia, nonché la presenza della famigerata area vicina, non bonificata, dove risultano ancora interrati fusti con materiale chimico.

Ecco, dunque, che come previsto dopo l’audizione richiesta dal Meetup I Grilli di Anzio in Regione e la Conferenza dei servizi del mese scorso sui due impianti per la chiusura del ciclo dei rifiuti che potrebbero essere autorizzati sul territorio – uno in via della Spadellata l’altro, per fortuna al momento escluso, in via De Curtis – il caso del biometano si allarga e inizia ad investire sfere più alte. Secca la risposta di Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare che di fatto restituisce la palla agli enti che finora se ne sono occupati, quindi Comune e Regione. Il Ministro ripercorre le fasi dell’iter legato ai due impianti e specifica che “il comune di Anzio ha già espresso e in più occasioni, parere contrario sul progetto presentato dalla società Green Future (quello di Padiglione ndr). Riguardo all’altro impianto, ci risulta autorizzato, con parere favorevole del Comune di Anzio, dalla Regione Lazio alla società Anziobiowaste. Coniderata la richiesta di variante, risulta pendente un ricorso al Tar. Il Ministero continuerà a porre azioni di controllo e monitoraggio continuo sui due enti, questa è l’unica cosa che possiamo fare“.