Si terrà domani alle 11 all’hotel Verdiana di Nettuno l’incontro pubblico per discutere della possibile riapertura dell’impianto della Kyklos, sito di compostaggio di Aprilia al centro dell’attenzione nel luglio del 2014 a causa della tragica morte di due operai, uccisi dall’evaporazione di alcune sostanze tossiche. L’evento è stato organizzato dal comitato No Miasmi, e vi prenderà parte anche un nutrito numero di cittadini di Anzio e Nettuno, che da anni hanno avviato una vera e propria battaglia contro questo e simili impianti sul territorio. Obiettivo quello di evidenziare i rischi che un’eventuale riapertura – con probabile allargamento delle aree lavorative – porterebbe sull’ambiente e direttamente sulla salute delle persone. L’impianto è ormai da anni al centro di un’attenzione in grado di mobilitare gruppi spontanei di cittadini e comitati da ogni parte del litorale, e per la mattinata di domenica si prevede anche l’intervento di diverse figure amministrative anziati e nettunesi.
“Dopo l’incidente avvenuto due anni fa – fanno sapere dal comitato No Miasmi – i nostri timori aumentano, non si tratta solo di subire la presenza di cattivi odori. Vogliamo più certezze. A seguito dei 16 mesi di sequestro giudiziario la Kyklos ha ottenuto dagli organi preposti l’autorizzazione a riprendere l’attività, ancora prima dell’udienza preliminare del processo per omicidio colposo plurimo, che vede vari indagati, fra cui la stessa Kyklos. La popolazione residente ribadisce che gli odori nauseabondi di cui è stata vittima per anni, in molte ore del giorno e della notte e in tutte le stagioni, non possono più definirsi ‘disturbi olfattivi’: alla luce del gravissimo incidente mortale, il timore per la salute pubblica è di fatto aumentato. Inoltre, talune sentenze riportano con chiarezza che ‘la puzza è inquinamento’”.