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Nettuno, Rognoni si dimette da responsabile di Forza Italia

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Massimiliano Rognoni si dimette da portabandiera di Forza Italia a Nettuno e lo comunica al coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone e al coordinatore provinciale Adriano Palozzi. Poche righe per manifestare “lo stato di profondo malessere, mio personale e di tanti amici militanti e simpatizzanti”. “La situazione di Nettuno – scrive Rognoni – ha portato alla luce, per l’ennesima volta, l’assoluta mancanza di dibattito, confronto, trasparenza e democrazia all’interno del nostro partito. Scelte calate dall’alto, senza coinvolgere la base, senza che i nostri iscritti, persone che hanno creduto e vorrebbero credere ancora nel messaggio del presidente Silvio Berlusconi, tenuti all’oscuro di tutto, con i soliti “giochetti” politici e senza l’opportunità di contribuire alle scelte importanti che oggi dovremmo prendere, abbiano potuto esprimere la propria opinione. Per questo ritengo la misura colma e denuncio l’impossibilità di continuare a gestire il partito in questa maniera”.

“Non è questo il partito che sognavo – continua l’esponente politico – questa non è la Forza Italia che ha portato me, e come me tanti altri, a fare battaglie in consiglio comunale prima, in mezzo alla gente poi, per convincere il nostro elettorato ad aiutarci. Chi, come me, fa politica con passione e spirito di servizio, non come professione, sogna un partito che sia una piramide rovesciata, in cui è la base che confrontandosi democraticamente detta le linee guida, in cui sono i territori a poter, anche dopo accesi dibattiti se necessario, scegliere i propri rappresentanti, in cui, anche l’ultimo nostro elettore, possa sentirsi protagonista e parte attiva”.

Dunque un’assenza di rapporto con i vertici ha spinto Massimiliano Rognoni alle dimissioni. “Tutta questa vicenda – continua – mi lascia l’amaro in bocca, avevo accettato con generosità e orgoglio l’incarico di portabandiera, con tutto me stesso ho tentato di rimettere in piedi i cocci di un partito che non c’era più, ho subito attacchi di ogni genere ma per il bene del partito ho mantenuto la calma. Per tutta risposta a questo mio atteggiamento, da parte vostra, vertici del mio partito, ho ricevuto assoluta noncuranza, delegittimarmi costante ad ogni azione politica. In questo momento, mi sento tradito e umiliato. Umiliato come persona, perché non avendo mai avuto padroni, non vorrei averli neanche ora”. Per questo ha detto basta, lasciando nel caos Forza Italia a Nettuno.