Sono stati tra i 15 e i 20 gli ettari di sottobosco andati distrutti nell’incendio che ieri pomeriggio ha aggredito il bosco di Foglino a Nettuno; fortunatamente pochi gli alberi di alto fusto danneggiati. “Si tratta perlopiù di alberi secchi – spiega Giampiero Gabrieli, presidente dell’Università Agraria che gestisce il bosco – Nella sfortuna siamo stati fortunati perché il vento ha sì alimentato le fiamme, ma le ha fatte camminare non consentendo loro di aggredire le chiome degli alberi”. C’è voluto l’intervento di due aerei Canadair che hanno scaricato tonnellate e tonnellate di acqua fino al tramonto per circoscrivere le fiamme. Ieri mattina i vigili del fuoco e la Protezione civile hanno eseguito una serie di controlli sull’area colpita dall’incendio, mettendola in sicurezza.
Come accertato dalle indagini, le fiamme si erano sviluppate da un terreno privato lungo via Patrica a ridosso del bosco. Alimentate dal forte vento, si erano poi propagate rapidamente fin dentro il bosco aggredendo il sottobosco.
Sulla prevenzione degli incendi e in particolare sulla pulizia dei terreni privati che circondano il bosco di Foglino è polemica. In tanti puntano il dito contro l’Università agraria che però respinge le accuse. “Sono terreni privati – spiega ancora Gabrieli – e sta ai proprietari tenere puliti questi fondi soprattutto nel periodo estivo; come università Agraria all’inizio della stagione avevamo inviato una nota al Comune di Nettuno chiedendo di intervenire per diffidare i privati a bonificare e tenere puliti i terreni incolti. Evidentemente questo non è accaduto. Per quanto ci riguarda, nel periodo estivo il bosco è controllato non solo dal nostro personale, ma anche dalla protezione civile locale con la quale abbiamo stipulato la convenzione per il controllo dell’area nel periodo a rischio, quello compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre”.